12 Gennaio 2018

L’ennesimo episodio di un marito lasciato perché manesco e aggressivo, che non accetta la decisione della moglie e inizia a compiere una serie ripetuta di atti di stalkeraggio, finito con le manette ai polsi dell’uomo. L’arresto è avvenuto lo scorso venerdì. A compierlo sono stati i carabinieri della locale tenenza e del Nucleo operativo radiomobile di Cassano d’Adda. Protagonista in negativo un 46enne pioltellese, disoccupato e già noto alle forze dell’ordine. L’uomo dovrà rispondere delle pesanti accuse di tentato incendio e maltrattamenti in famiglia. La sua vittma era la moglie 43enne che ha trovato la forza di reagire quando ha temuto per l’incolumità dei suoi tre figli. E così ha deciso di allontanare l’uomo che è uscito di casa. Il 46enne però non l’ha per nulla presa bene a nel mese di dicembre ha iniziato a tenere un comportamento minaccioso nei confronti della moglie, ma anche dei suoi parenti più stretti. I suoi atteggiamenti prevaricatori hanno fatto registrare una rapida escalation, al punto che la donna ha davvero temuto che da un momento all’altro potesse scapparci la tragedia. E ha pensato bene di denunciare l’intera vicenda alle forze dell’ordine. In effetti le sue paure erano fondate e hanno avuto il picco massimo mercoledì 3 gennaio. La donna si trovava in casa insieme ai suoi tre figli, rispettivamente di 16, 13 e 7 anni, quando ha visto del fumo provenire da sotto la porta dell’abitazione e ha chiamato i vigili del fuoco. L’immediato intervento dei pompieri ha scongiurato il peggio. Il marito, infatti, aveva dato fuoco allo zerbino. Sarebbero bastati ancora pochi minuti e le fiamme avrebbero potuto propagarsi anche all’interno dell’appartamento. A quel punto i carabinieri hanno accelerato le operazioni per fare in modo che l’uomo non potesse più creare problemi alla moglie, ai figli e alle persone a loro vicine. E così lo scorso giovedì, 24 ore dopo il tentato incendio, hanno arrestato l’uomo e l’hanno portato a San Vittore, dove si trova tuttora detenuto.