22 Giugno 2018

Ennesimo arresto per atti persecutori nei confronti di una donna. A finire in manette, nella notte tra domenica e lunedì, un turco 49enne, incapace di accettare la decisione della moglie, una connazionale coetanea, di chiudere la loro relazione a causa di un motivo molto serio: i continui atteggiamenti violenti e prevaricatori messi in atto nei suoi confronti dal marito. Da qualche mese la donna si era ribellata e aveva allontanato da casa l’uomo, intenzionata a iniziare una nuova vita e mettersi alle spalle 23 anni di un matrimonio infelice. Ma qualche notte fa il 49enne, visibilmente ubriaco, si è recato sotto casa della moglie, iniziano a minacciarla di morte e cercando di entrare con l’uso della forza all’interno dello stabile condominiale. La moglie, temendo per la propria incolumità, ha così deciso di chiedere aiuto ai carabinieri. Nel giro di pochi minuti una pattuglia si è portata sul posto. I militari hanno trovato l’uomo che dava in escandescenze e neppure davanti a loro ha dato la sensazione di volersi calmare. A quel punto gli uomini dell’Arma hanno optato per ammanettarlo e arrestarlo in flagranza di reato con l’accusa di atti persecutori. La donna, visibilmente provata per quanto era accaduto nei minuti precedenti, ha trovato comunque la forza per raccontare ai carabinieri che quello era solo l’ultimo di una serie di comportamenti minacciosi, messi in atto negli ultimi giorni dal marito. E ha confidato che oramai vive con un perenne stato d’ansia addosso. Il turco ha passato il resto della notte nelle camere di sicurezza e la mattina è stato accompagnato in tribunale dove è stato giudicato con il rito della direttissima. Per lui il giudice ha disposto la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla moglie.