11 Maggio 2018

Questa sera alle 20.30, in aula consiliare, prende il via la XXXI edizione di “Teatro in classe”. Ad aprire la rassegna sono tre spettacoli: “Azioni... in rete”, sui pericoli di internet; “Lo spirito di Sherlock Holmes”, sulle fake news; e “Il Volo, un cortometraggio su una ragazza che medita il suicidio. A sostenere l’iniziativa anche la polizia locale che ha lavorato con le scuole della città, soprattutto sul tema cruciale del cyberbullismo. Quest’anno le 31 rappresentazioni teatrali in cartello, i quattro concerti e i video presentati, sono dedicati a Federica, una giovane studentessa pioltellese con un grandissimo amore per il teatro, scomparsa lo scorso anno. La rassegna presenta gli spettacoli dal lunedì al venerdì (e anche sabato 26) fino al 28 maggio. Il sindaco Ivonne Cosciotti definisce “Teatro in classe” come «uno strumento di sensibilizzazione della coscienza civile e sociale per le differenti tematiche che tratta». Il teatro, infatti, entra nelle classi di Pioltello, come efficace strumento espressivo dalle molteplici conseguenze positive, a partire dal divertimento dei ragazzi, da oltre 30 anni. La rassegna ha come attori gli alunni delle scuole cittadine, dalle materne alle superiori, e quest’anno per la prima volta ospita anche le scuole materne di via Palermo e di via Tobagi, che faranno entrare in scena circa 150 bambini. «Teatro in classe», aggiunge l’assessore alla Scuola Maria Gabriella Baldaro,  «è la maturità di una tradizione culturale che si è consolidata negli anni all’interno delle scuole del territorio comunale, che ne hanno acclarato l’efficacia dello strumento espressivo». Il professore Maurizio Barbarello, direttore artistico della rassegna, conclude dicendo: «I nostri attori ci faranno ridere con le loro battute o sorridere teneramente con i loro piccoli errori, riusciranno a commuoverci con la loro poesia, ci faranno riflettere sui problemi del mondo in cui viviamo, ci parleranno di condivisione e di amicizie che travalicano il colore della pelle o la religione, ci indicheranno un futuro per la nostra Europa. Perché il teatro è questo: è passione, è sofferenza, è felicità, è amicizia, è fantasia, è commozione».
Susanna Alzani