17 Febbraio 2017

Un nuovo servizio psicopedagogico nelle scuole di Pioltello. Questo il tema dell’incontro, rivolto ai dirigenti e ai docenti del territorio, che si è tenuto lunedì presso la sala consiliare. Sul palco, il sindaco Ivonne Cosciotti e l’assessore alla Scuola Gabriella Baldaro, principale promotrice del progetto. Insieme a loro, Cristiano Canova, responsabile di “Futura” (azienda pioltellese leader nell’erogazione di servizi alla persona) e le quattro psicologhe  scelte per occuparsi del servizio che prenderà il via a marzo. «Chi insegna conosce benissimo le difficoltà che oggi si vivono nel mondo della scuola» ha esordito il primo cittadino. «È importante accompagnare i ragazzi nel loro percorso formativo e umano e per fare questo è indispensabile garantire a loro e agli insegnanti uno spazio d’ascolto adeguato». Importante novità del servizio, che altrimenti potrebbe sembrare obsoleto, è la continuità: lo stesso, infatti, dovrebbe durare fino al 2020 senza interruzioni, grazie proprio alla collaborazione di un’azienda che Canova definisce «seria e affidabile, come nessuna sul territorio».  Ma in cosa consiste esattamente il nuovo servizio? Tanto per cominciare, sarà rivolto a tutte le scuole (sia statali che paritarie) dall’infanzia fino alle superiori, dove verrà elargito sotto forma di consulenze individuali. Per i bambini più piccoli, invece, è previsto un “Progetto Ponte” per facilitare il passaggio alla primaria mentre a tutti i docenti verranno garantiti percorsi di formazione e osservazione nelle classi. Non solo: anche i genitori potranno avvalersi di supporti specifici e partecipare a incontri di gruppo con le famiglie. Utilizzo di griglie osservative, potenziamento tramite psicologi tirocinanti e raccordo con  associazioni del territorio sono poi alcune delle azioni innovative del servizio. «Vogliamo creare un’alleanza con i vari soggetti presenti nelle scuole differenziando le attività a seconda dell’età dei bambini e dell’ordine dei vari istituti» le parole di Canova. Soddisfatto l’assessore che, da insegnante, ha sottolineato «l’importanza di avviare un servizio del genere in ambito scolastico».
Francesca Lavezzari