07 Febbraio 2020

Se per le persone normali il paradiso è qualcosa di misterioso, incerto, sperato o addirittura inesistente, per i nerd, appassionati del genere fantasy con l’hobby dei fumetti e dei videogiochi, il paradiso è qualcosa di assolutamente certo, un posto che, il weekend scorso, si trovava al Parco Esposizioni di Novegro. La fiera del fumetto, appunto, un evento imperdibile per chi passa la vita tra serie tv, manga giapponesi, videogame e giochi da tavolo. Entrando nella struttura si apre un universo diviso in tante galassie. C’è quella riservata ai giochi, dove si organizzano tornei di tutti i tipi, da quelli di Monopoly a quelli di carte Magic, fino a giochi di strategia più complicati come La calata degli Unni o La tana dei goblin. Sfide che durano ore, volti stremati ma determinati a vincere contro tutti. C’è poi il padiglione riservato agli autori, agli artisti, ai fumettisti, professionisti che mettono a disposizione le loro competenze per insegnare le tecniche base ai visitatori. Poi gadget, un’infinità di gadget. I pupazzetti Funko Pop per collezionisti, maschere prese da film horror, parrucche di ogni tipo, poster e magliette come se piovesse. Per non parlare delle bacchette dei maghi di Hogwarts, delle spade laser dei guerrieri Jedi, dello scudo di Capitan America e del martello di Thor. Il reparto ristorazione è qualcosa di surreale, in cui si può gustare il ramen preferito da Naruto nell’omonimo fumetto, o si può sorseggiare una birra Duff come farebbe Homer Simpson seduto sul suo divano. E infine ci sono loro, le vere star della manifestazione: i cosplayer. Ci sono tutti, da Topolino alla Regina Elisabetta, da Iron Man a Babbo Natale, da Jack Skeletron a Sheldon Cooper. E poi Batman, l’Uomo Tigre, John Snow, gli orchi di World of Warcraft, gli elfi di Zelda, Spiderman, Darth Vader, Jack Sparrow, il gobbo di Notre Dame e Cenerentola. Personaggi usciti dalle più famose serie tv del momento ed eroi dei colossal cinematografici. Guerrieri dei fumetti e protagonisti dei videogiochi più conosciuti. In fondo, forse, non serve essere nerd per sentirsi bambini per un pomeriggio e divertirsi come non mai.
Mattia Rigodanza