25 Settembre 2020

Si è piazzata terza con 3.022 preferenze, equivalente al  17,09%, a 4 punti abbondanti di distanza da Luca Sirtori, secondo classificato, e a 34 dal vincitore Paolo Micheli. Un risultato che, tutto sommato, non lascia troppo amaro in bocca a Laura Aldini, candidata per Forza Italia, PartecipAzione e Cambiamo con Alessandrini. «Tenendo conto di tutta una serie di circostanze, come una campagna elettorale cortissima che aveva di mezzo perfino il mese di agosto in cui molti erano in vacanza, personalmente non posso che essere soddisfatta. È stata comunque una bellissima esperienza e sono felice di averla vissuta». Ammette di essere stata un po’ sorpresa dal fatto che Micheli abbia vinto al primo turno: «Non faccio mai previsioni, però posso dire che speravo ci fosse il ballottaggio. Ecco, diciamo che ero forse più preparata a rimanere fuori io, piuttosto che a vedere Micheli vincere al primo turno». E torna sulla questione del poco tempo avuto: «Fare una campagna elettorale in 28 giorni, cercando di raggiungere 20mila elettori, era impensabile. Senza scordare le limitazioni decise proprio dal sindaco, che ci hanno penalizzato ulteriormente».

Subito dopo passa ad analizzare il fatto che il centrodestra abbia deciso di correre separato, scelta che non l’ha certo favorita: «Sono convinta che se si fosse andati tutti uniti sarebbe stato diverso, ma ormai è inutile piangere sul latte versato e commentare ancora il veto della Lega sul mio nome, anche se l’unico vero rammarico è quello di non essere stata in grado di riunire l’intero centrodestra». E adesso che succederà? «Confermo che siederò sui banchi del consiglio comunale, anche se dal lato della minoranza. Che opposizione farò? Io sono per fare cose costruttive. Posso dire che mi complimento con Paolo per la sua vittoria. Onore a lui, ma sappia che lo curerò con giusto occhio critico. Mi auguro che possa prendere atto di quanto hanno manifestato in questa campagna elettorale anche gli altri candidati sindaco. Sono stati 5 anni segnati da un profondo immobilismo, spero che ora si inizi anche a fare, perché è necessario. La città ne ha assolutamente bisogno».