15 Dicembre 2017

Ci sono voluti 11 mesi di indagini, ma alla fine la giustizia ha trionfato. La notte del Capodanno 2016 a Milano, in viale Romagna, due marocchini avevano aggredito una donna e l’avevano rapinata del cellulare e dell’auto dotata di Gps, grazie al quale i carabinieri erano riusciti a rintracciarli. Una volta intercettati, ne era nato un inseguimento terminato a Milano 2, dove avevano trascinato per decine di metri un militare che aveva tentato di entrare nell’abitacolo e rischiato di investirne un altro. Poi avevano abbandonato la vettura ed erano riusciti a dileguarsi a piedi. Residui di sangue e sudore avevano permesso di estrapolare il loro Dna. Ma non era bastato per identificarli. A incastrarli è stato l’utilizzo che hanno fatto del telefonino della donna rapinata e i filmati di telecamere a cicuito chiuso che avevano ripreso i malviventi durante alcune rapine messe a segno. Una volta fermati, l’esame del loro Dna ha dato corrispondenza con quello recuperato. E ora risponderanno di tentato omicido.