04 Marzo 2016

l bar si era trasformato in un minimarket dove si vendevano prodotti alimentari scaduti e perfino del paracetamolo. A porre fine a questo giro chiaramente irregolare sono stati i carabinieri della compagnia di San Donato Milanese che venerdì mattina, coadiuvati dal personale del Nucleo Ispettorato del Lavoro e del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Milano, sono entrati in azione in un bar di Novegro, gestito da un bulgaro 30enne.Da tempo nel quartiere si è insediata una colonia di  persone di questa nazionalità che gestiscono anche esercizi commerciali. Tra questi, appunto, anche il bar in questione frequentato dai corrieri che assicurano il trasporto delle merci tra Bulgaria e Italia. E proprio questo particolare ha attirato l’attenzione degli uomini dell’Arma. Un’intuizione che si è rivelata felice. Sugli scaffali del locale, infatti, sono stati rivenuti parecchi prodotti alimentari di provenienza straniera peraltro già scaduti. Il barista tuttavia non si limitava a vendere in maniera irregolare cibo e bevande.
Quello che ha particolarmente colpito l’attenzione dei militari, infatti, sono state svariate confezioni di paracetamolo, con etichetta in cirillico, importate in Italia in maniera clandestina, senza regolare certificazione rilasciata dall’autorità sanitaria nazionale e commercializzate in violazione della normativa italiana. Solo un farmacista abilitato può infatti dispensare farmaci e fornire consigli di carattere sanitario. Chi lo fa senza esserlo, e questo era il caso dell’esercente, compie il reato di esercizio abusivo della professione. E proprio per questa violazione il 30enne è stato denunciato a piede libero. Non solo. Le ulteriori verifiche effettuate sui prodotti che venivano venduti hanno portato alla contestazione di lavoro in nero che gli è costata una sanzione amministrativa di circa 3mila euro.