24 Febbraio 2021

A cavallo dei mesi di febbraio e marzo dello scorso anno, i volontari di GAS, Gruppo di Acquisto Solidale, hanno installato 40 rilevatori in altrettanti punti strategici di Segrate, per misurare le quantità di biossido di azoto presente nell’aria in collaborazione con Segrate Ciclabile e l’associazione Cittadini per l’Aria di Milano. Il biossido di azoto, conosciuto anche come NO2, è un gas tossico normalmente generato nella combustione, irritante per le mucose e responsabile di patologie a carico dell’apparato respiratorio (bronchiti, allergie, irritazioni). A livello europeo si è rilevato che il 70% è dovuto a emissioni di veicoli diesel, il 20 per cento al riscaldamento, il 10 per cento ad attività industriali.

Ebbene, nonostante il periodo di lockdown dovuto alla prima ondata covid, quando traffico e attività cittadine erano decisamente ridotte, è emerso che in alcune aree la concentrazione ha superato la soglia critica: via San Rocco, dove affaccia la scuola Leopardi e, a Milano2, la via Fratelli Cervi che porta all’ospedale San Raffaele.

“Poiché, dicono i ricercatori, il biossido di azoto si ferma proprio dove viene prodotto” spiegano i responsabili di GAS, “per bloccarlo non resta che intervenire soprattutto sul traffico. Test eseguiti in città come Reggio Emilia, in quartieri dove si concentrano gli istituti scolastici, hanno dimostrato che le emissioni si riducono portando a scuola i bambini in bicicletta invece che in auto, iniziativa partita anche da noi, e chiudendo il traffico sulle stesse strade, nelle ore di ingresso e uscita degli scolari. Anche per Segrate auspichiamo un’aria futura più pulita”.