Brucia il simbolo della sua lotta per avere una vita indipendente  

Il 41enne disabile ha dato fuoco a una lettera inviatagli dalla Regione

Nemmeno la neve ha fermato la protesta di Leonardo Tencati. Il 41enne tetraplegico residente a Milano 2 lunedì mattina, puntuale come ogni 28 del mese, si è presentato davanti al municipio per portare avanti la sua battaglia per avere accesso a un progetto di vita indipendente. Dal 2012 i tagli al Fondo per le autosufficienze hanno colpito anche lui. Ridotti in tutta Italia. Azzerati in Regione. «Nel 2010 mi hanno dato 2.500 euro, ridotti a 1.500 nel 2011» racconta Tencati anche davanti alle telecamere della Rai. «Pochi visto che una badante costa 20mila euro all’anno. Dal 2012, però, non ricevo più un euro». E per Tencati la colpa sarebbe anche del Comune che avrebbe la facoltà di abbassare o alzare il limite del reddito Isee familiare necessario per poter accedere al finanziamento. Con lui, lunedì, anche Massimo Lui, milanese e amico di Tencati. «Battaglie per i diritti alla sopravvivenza come quella di Leonadro sono sacrosante. Almeno lui ha il coraggio di mettere in piazza questo dramma che tanti nelle sue condizioni vivono ogni giorno». Il segratese, l’altra mattina, ha simbolicamente dato fuoco a una lettera ricevuta ai primi di gennaio dalla Regione (nella foto) nella quale gli veniva comunicato che per assenza di soldi non avrebbe potuto aver accesso a un finanziamento che gli spetterebbe di diritto. «Come dire a uno che sta morendo di fame che gli verrà dato da mangiare solo se ci sono i soldi altrimenti che muoia pure» commenta sarcasticamente Tencati prima di bruciare il simbolo di ciò per cui si sta battendo. Dal Comune le bocche restano cucite. Fa fede il comunicato diramato in occasione di una delle prime manifestazioni di Tencati alla manifestazione Vino e Dintorni: «Il Comune non finanzia direttamente progetti di sostegno all’autonomia delle persone disabili, ma utilizza i fondi del Piano di Zona. Noi ci limitiamo a ritirare la documentazione necessaria per fare domanda». Lo scorso anno sono state escluse dal finanziamento tutte le persone con Isee familiare superiore ai 15mila euro.