21 Dicembre 2018

Si è costituito lo scorso venerdì sera, poche ore dopo che le forze dell’ordine avevano deciso di divulgare la foto della sua auto, segnalandola come la probabile vettura guidata dal pirata della strada che giovedì mattina, sulla Cassanese, aveva investito e ucciso Dorin Ispas, 28enne romeno, mentre si stava recando in bicicletta sul posto di lavoro. A presentarsi alla caserma dei carabinieri di Segrate, senza essere accompagnato da un parente o da un legale, è stato un operaio 38enne di Vignate, incensurato.  Le sue prime parole, dopo l’ammissione di colpa, pare siano state: «Sono scappato perché ero spaventato». E così, a sole 36 ore dalla morte di Dorin Ispas, il caso è stato risolto. Il senso di colpa a quanto pare avrebbe convinto il responsabile a costituirsi, anche se, comunque, difficilmente sarebbe riuscito a farla franca. Gli inquirenti, infatti, grazie a una telecameraposizionata in zona, avevano individuato l’Alfa Romeo 159 di colore grigio condotta dal pirata della strada che, per il momento, è stato solamente denunciato per omicidio stradale e omissione di soccorso. La vettura, invece, è stata posta sotto sequestro per i riscontri del caso, anche se ormai è solo un proforma. Resta invece da appurare, tramite autopsia, se Dorin Ispas sia morto sul colpo o meno. Nel secondo caso l’omissione di soccorso sarebbe un’aggravante non indifferente, visto che il corpo è stato ritrovato quasi 5 ore dopo l’incidente.