25 Gennaio 2021

Carta d’identità e patente spagnola, peccato che di iberico non spiccicava una parola. E così un albanese di 23 anni è stato tratto in arresto all’aeroporto di Linate dalla polizia, con l’accusa di possesso di documenti falsi. L’uomo aveva un biglietto aereo per Londra e quando si è presentato al controllo dei voli ha esibito dei documenti spagnoli. L’agente dell’Ufficio di Polizia di Frontiera gli ha posto qualche domanda proprio in quella che doveva essere la sua lingua madre, ma il 23enne non ha aperto bocca. Era chiaro che non parlava, e non comprendeva, lo spagnolo. A quel punto la sua carta di identità e la sua patente sono state sottoposte ad accertamenti più approfonditi, utilizzando un’apposita strumentazione tecnica in dotazione alle forze dell’ordine. E il risultato che è emerso non lasciava dubbi: entrambe erano contraffatte. A quel punto lo straniero non ha più retto la parte e ha ammesso di essere albanese, di aver attraversato la frontiera Schengen in Ungheria e di essere giunto in Italia dopo aver soggiornato in vari paesi della comunità europea, esibendo carte d’identità false. Per lui sono così scattate le manette ed è stato processato per direttissima. Il giudice, vista la gravità dei fatti, ha disposto per lui la custodia cautelare in carcere.