10 Gennaio 2020

Le vacanze di Natale sono ormai andate in soffitta e con loro anche il 2019. Si è così entrati nel 2020, l’anno che porterà alle elezioni del nuovo sindaco. Ci eravamo lasciati con due sole certezze: l’attuale primo cittadino Paolo Micheli si ricandiderà e sarà appoggiato da Pd e Segrate Nostra; la Lega Nord ha lanciato Terry Schiavo per la poltrona di sindaco e ha fatto capire che farà alleanze solo con chi si adeguerà a questa scelta. Apparentemente, durante questo periodo di festività, tra un brindisi, un regalo da scartare e una fetta di panettone, tutti si sono fermati e hanno rimandato le “grandi manovre” al nuovo anno. In realtà qualche novità c’è. Partiamo dal sindaco in carica. In attesa di incassare, o meno, anche l’appoggio delle forze collocate sul lato estremo della sinistra, ed eventualmente di Italia Viva (ammesso si presenti), Micheli ha incastrato un altro tassello nel gioco delle alleanze. Si tratta di una lista civica che porterà il suo nome e che dovrebbe essere formata in grande prevalenza da giovani, molti dei quali alla loro prima vera esperienza politica.
Sul fronte del centrodestra, invece,     Forza Italia proverà a convincere il Carroccio a rivedere la sua posizione e a ragionare sulla possibilità di correre insieme. Nel frattempo però ha chiuso un accordo con sei liste civiche, per tentare di costruire una sorta di grande centro, e con i nuovi alleati ha deciso di mettere in campo alcuni nomi di possibili candidati sindaco. Ebbene, non siamo assolutamente nel campo dell’ufficialità, ma pare assodato che le civiche punterebbero su Claudio Viganò, mentre il gradimento degli azzurri in questo momento va a Laura Aldini, già direttore generale del Comune ai tempi di Adriano Alessandrini sindaco. Il suo nome fu fatto anche 4 anni fa, ma a quel tempo trovò la ferma opposizione della Lega. E proprio la Lega, non è un segreto, ha l’orticaria al solo sentir parlare di Claudio Viganò. Ora viene spontanea una domanda: davvero Forza Italia e civiche pensano di andare dal Carroccio per chiedere di presentarsi tutti uniti, ipotizzando che il candidato sindaco si dovrà scegliere  tra Schiavo, Viganò e Aldini? Ora, è vero che in politica tutto è possibile, ma se si vogliono provocare i seguaci locali di Salvini, pare che questo sia uno dei modi migliori. Senza dimenticare che nella partita dovrebbe entrare anche Fratelli d’Italia, il cui segretario cittadino, Gianpietro Ferrari, a quel punto proporrà anche un suo candidato. Se queste sono davvero le premesse, diventa sempre più difficile vedere ai nastri di partenza un centrodestra compatto. Intanto, pare sempre più certo che il Movimento Cinque Stelle rinuncerà a correre. Lasciando così altri voti da intercettare.