24 Aprile 2015

Un lunedì senza polizia locale per lo sciopero proclamato il 27 aprile. Qualche segratese commentando la notizia ha già sorriso: «Un giorno senza multe», mentre altri si dicono preoccupati per lo strappo tra ghisa e amministrazione comunale che dopo la proclamazione dello stato d’agitazione avvenuta a metà marzo nemmeno il tentativo di conciliazione del Prefetto il 26 marzo è riuscito a ricucire. Saranno garantiti, comunque, i servizi minimi essenziali a norma di legge e, secondo alcune indicazioni, pare che non tutto il personale aderirà. «Le organizzazioni sindacali indicono uno sciopero della polizia locale a seguito dell’esito negativo del tentativo di raffreddamento e conciliazione dei conflitti che si è tenuto il 26 marzo presso la Prefettura di Milano» scrivono FpCgil, Cisl Fp, Uilfpl e la Rsu del Comune nel volantino diffuso per dare la notizia dello sciopero di lunedì. «La rottura unilaterale da parte dell’amministrazione comunale di un modello di rapporti sindacali finora improntati sul confronto è un fatto grave che calpesta anzitutto la dignità dei lavoratori e la loro professionalità al servizio dei cittadini. Non avendo ricevuto risposte concrete rispetto ai problemi esposti in più occasioni, le organizzazioni sindacali e la Rsu considerano lo sciopero del 27 aprile l’inizio di un percorso di mobilitazione che si protrarrà fino a coinvolgere anche il personale del comune nella totalità dei suoi uffici e servizi finché le criticità presenti non troveranno un’adeguata soluzione». Un braccio di ferro che va avanti da tempo diventato di dominio pubblico quando in massa dal comando di polizia locale di via Modigliani sono arrivate le richieste di mobilità esterna di agenti scontenti: prima 15, poi 20, e ora pare che le domande siano lievitate a 30, ovvero circa la metà del personale in servizio avrebbe chiesto di andare via (dal 2009 sono state 39 le richieste di mobilità). Diverse le problematiche denunciate dai vigili e riassunte nel volantino dello sciopero intitolato «Inascoltati, ora basta!». In particolare è la gestione dei servizi e degli orari di lavoro con carenza di personale a far crescere il malcontento. «Manca una regolamentazione per la definizione di un numero massimo di turni serali, festivi e festivi infrasettimanali» rilanciano i sindacati. «L’organizzazione dei turni bisettimanali è completamente stravolta e ciò rende fortemente problematica una dignitosa conciliazione tra vita e lavoro». E ancora facendo riferimento al non rinnovo dei contratti a termine e al taglio di 14 agenti dall’inizio dell’anno: «Nonostante la drastica diminuzione del personale, la turnistica è rimasta la stessa: tutto questo ha generato e sta generando una forte richiesta di mobilità esterna». Malcontento anche perché «la formazione obbligatoria per agenti e ufficiali è disattesa» e per «l’impossibilità di accedere ai servizi informatici del Comune a differenza di tutti gli altri dipendenti municipali». Fallito anche ieri (giovedì) l’ultimo tentativo di mediazione. «Ci sono delle problematiche che attengono alla sfera politica che non posso discutere perché non mi competono» commenta il comandante Lorenzo Giona, «Riguardo agli aspetti tecnici restano i punti di vista. Laddove c’è la possibilità di migliorare il servizio e il lavoro del personale faremo delle valutazioni. Nessuno ha il coraggio di ammettere che la mancanza di incentivi economici, certamente non per colpa dell’amministrazione comunale, è il problema. I riconoscimenti diretti per un giusto impegno della polizia locale certamente rendevano tutto meno complicato. Fatemi dire che trovo molto singolare che questa protesta sia divampata a un mese dalle elezioni. Si poteva fare prima o dopo. Sono dispiaciuto per i disagi che verranno causati alla cittadinanza, ma anche per gli agenti».