10 Dicembre 2020

Anche a Segrate le statistiche dei decessi pubblicate dall’Istat hanno confermato un incremento dei numeri, a conferma di quanto questa pandemia sia pericolosa, nonostante il lungo lockdown e tutte le altre misure a chi siamo stati, e lo siamo tuttora, sottoposti. Nel nostro Comune dal primo gennaio 2020 al 30 settembre 2020 i decessi sono aumentati del 30% rispetto alla media degli ultimi 5 anni. Nel quinquennio precedente è stata di 219, mentre nei primi 9 mesi di quest’anno sono stati 283. Se poi si prende in considerazione solamente il lasso di tempo che va dall’1 marzo al 30 settembre l’aumento è ancora più significativo: supera il 40%. Numeri che lasciano pochi dubbi, senza contare che il 2020 non si è ancora concluso e questi dati non sono ancora aggiornati alla cosiddetta seconda ondata, che sta causando tanti altri decessi.

“Questi nostri cari defunti, che in statistica sono definiti in modo brutale, freddo e asettico morti in eccesso, non sono naturalmente tutti automaticamente riconducibili al virus” commenta il sindaco Paolo Micheli. “Certo, però, è che il covid sia l'unico parametro differente rispetto agli anni precedenti. Allora se ancora qualcuno crede che la pandemia non ha causato morti più di una consueta influenza, legga questi numeri e attribuisca a ciascuno un nome e un cognome. Avremo modo, come promesso, di ricordarli tutti degnamente”. Nel frattempo a Segrate i positivi sono 589, in leggero calo rispetto ai giorni precedenti. I segratesi ricoverati in ospedale sono invece 35, mentre salgono a 28 i concittadini che hanno perso la vita a causa del virus in questa seconda ondata.