24 Marzo 2023

Grande partecipazione lo scorso fine settimana, in via Cassanese 100: tutta la comunità è stata coinvolta nella riqualificazione del murale dei Ragazzi di Robin, che a novembre era stato deturpato da qualche vandalo.
La storia di questo angolo segratese affonda le sue radici proprio nell’anno passato, quando i Robin si erano messi in gioco per ricoprire con una fila di fiori le pareti di questo muro che erano piene di espressioni ingiuriose. Una notte di inverno, però, la pace di questo prato è stata spezzata: le mani di imbecilli incivili hanno imbrattato l’opera con offese e insulti rivolti proprio a loro. «Una sciocchezza pesante» così l’ha definita Melania Bergamaschi, presidente dell’associazione.
L’odio di quelle frasi era davvero increscioso, ma il tentativo di umiliare I Ragazzi di Robin non è andato a buon fine. Numerose sono state, infatti, le manifestazioni di vicinanza che hanno ricevuto, come anche le condanne a quel gesto ignobile. Una fra tante quella del ministro per la Disabilità Alessandra Locatelli che, venuta a conoscenza dello spiacevole accaduto, ha voluto incontrarli di persona. «Siamo rimasti estasiati dalle reazioni di grande solidarietà a cui abbiamo assistito» ha raccontato Bergamaschi «È stato bello vedere tante persone unite in un pensiero positivo. Tutto quello che facciamo e il nostro impegno hanno acquisito ancora più senso».
Inutile dire che in loro è subito nato il desiderio di rimediare a quel torto subìto, un po’ anche per esorcizzare tutto quello che era successo. In questo nuovo progetto ha voluto partecipare attivamente anche l’azienda Boiron, confinante con la parete che è stata la tela dei Robin. È, infatti, da Omeoart, l’associazione culturale della società, che proviene Gregorio Mancino, in arte Greg. «È una persona sempre in prima linea dove c’è da fare del bene» queste le parole che un membro di Omeoart ha usato per descrivere l’artista che ha affiancato i ragazzi nel corso dell’opera. «Lui lascia sempre il segno e ha i colori dentro di sé». A proposito di colori, anche l’azienda Sikkens ha deciso di dare il proprio contributo, offrendo le vernici.
E così, con l’arrivo della bella stagione, e dopo una mano di bianco, i Robin hanno potuto dare nuova vita al murale. «Con i fiori sono sbocciati i cuori» ha affermato, sorridendo, Bergamaschi «Abbiamo scelto questo simbolo perché con lui ognuno di noi ha la possibilità di esprimere un sentimento per qualcuno e di replicare all’odio con amore».
I Ragazzi di Robin hanno esteso l’invito a disegnare il loro cuore a tutti coloro che avevano piacere e anche questa volta la risposta dei segratesi non è tardata ad arrivare. In centinaia sono passati a mostrare il loro affetto e sostegno all’associazione, tra cui il sindaco Paolo Micheli, gli assessori Barbara Bianco, Alessandro Pignataro e altri esponenti di spicco, ma anche realtà impegnate nel volontariato e nel sociale come Futura, l’associazione di calcio partecipato.
«Abbiamo deciso di organizzare un murale che coinvolgesse chiunque avesse voluto intervenire sia per ringraziare tutte le espressioni di solidarietà che abbiamo ricevuto in questi mesi» ha proseguito la presidente «sia perché così la comunità ha preso posizione con forza contro le offese ed è tornata a impossessarsi di un suo spazio».
Il risultato della calorosa partecipazione è una distesa di migliaia di cuori intervallati da frasi di unione e di uguaglianza come “Mai più insulti”, “Stop al bullismo” oppure “L’amore è vita”. «Tutto è cascato perfettamente» ha concluso Bergamaschi «Il momento giusto, le persone giuste, il posto giusto. Se riesci a fare qualcosa di bello, è inevitabile creare una catena di azioni belle». E non è detto che la loro arte creativa si sia conclusa qui. Il desiderio è quello di proseguire con altre iniziative simili.
Chiara Fasoli