23 Febbraio 2018

Niente supermercato all’entrata di Milano Due. Si farà sulla Cassanese, direzione Pioltello, a Lavanderie, su una porzione di terreno del Centroparco. A deliberarlo è stata quest’estate la giunta, a ratificarlo il consiglio comunale, con il Movimento Cinque Stelle a opporsi strenuamente. Ma andiamo con ordine. L’ultimissimo atto della giunta Alessandrini (a pochi giorni dalle elezioni che portarono Paolo Micheli a diventare sindaco)  fu un diritto edificatorio commerciale, concesso a una società proprietaria del lembo di terra proprio davanti al benzinaio di Milano Due. Una decisione che fu fortemente criticata dall’allora opposizione Pd-Segrate Nostra, al punto che Micheli si impegnò in caso di vittoria a fare di tutto per evitare la nascita di un polo commerciale su quell’area. Una volta eletto, il primo cittadino e la sua giunta, in primis l’assessore all’Urbanistica Roberto De Lotto, iniziarono le trattative con il privato per mantenere fede alla promessa elettorale. E la soluzione è arrivata quasi tre anni dopo, con una permuta. Il titolare della concessione ha deciso di cedere il terreno davanti a Milano Due, ottenendo in cambio una porzione d’area si circa 3.500mq a Lavanderie, facente parte della zona più esterna del Centroparco, dove potrà edificare il supermercato di media grandezza. L’accordo è stato portato la settimana scorsa in consiglio comunale, dove è stato approvato con i voti della maggioranza, alcune astensioni dell’opposizione e il voto contrario di Diego Dimalta, capogruppo dei pentastellati. Questa la posizione del M5S: «L’autorizzazione a costruire ormai non poteva essere revocata dall’attuale amministrazione sarebbe stato però auspicabile tentare di ridurre il danno. La maggioranza, invece, ha deciso di autorizzare uno scambio di aree. In questo modo, grazie a Pd e, soprattutto, a Segrate Nostra, il piccolo supermercato non verrà più costruito sul fazzoletto di erba incolta davanti a Milano Due, ma dentro al Centroparco, lato Lavanderie, a pochi metri dal parco giochi dei bimbi. Il Pd sta mantenendo una promessa elettorale e, in un certo senso, ha una posizione comprensibile. Segrate Nostra, invece, ha lottato per salvare il Golfo Agricolo e ora autorizza la costruzione di un supermarket a pochi metri dal suo confine. È incomprensibile». La replica di Segrate Nostra non si è fatta attendere: «Fermare la realizzazione di un centro commerciale alle porte di Milano Due, deliberata dalla giunta Alessandrini il 19 maggio 2015, era un nostro impegno preso con un volantino distribuito nel quartiere. I diritti edificatori del costruttore erano però definitivamente acquisiti con il rilascio del permesso di costruzione. Per mantenere il suo impegno, l’attuale amministrazione è stata costretta a una complessa trattativa con la società titolare del permesso, che ha accettato come unica alternativa la ricollocazione dell’insediamento commerciale nell’area che era inizialmente prevista, ai bordi del Centroparco, di fronte all’Outlet Village».