13 Gennaio 2017

Non spiccicava una parola di italiano e se si cercava di parlargli si girava dall’altra parte con un atteggiamento non aggressivo, ma sicuramente agitato. Lo scorso martedì mattina, intorno alle undici e mezza, la polizia locale è intervenuta al centro civico Verdi perché era stata notata una persona che bivaccava sotto il portico. L’uomo è parso fin da subito molto restio a ogni forma di contatto. Non parlava assolutamente ed era chiaro che non capiva neppure la nostra lingua. Con molta calma i ghisa sono riusciti a conquistare la sua fiducia, facendogli capire che non poteva sostare in quel punto, tantomeno pensare di fare un pisolino. Oltrettutto le basse temperature erano pericolose anche per la sua incolumità. Alla fine sono riusciti, spiegandosi a gesti,  a farsi seguire in comando. Una volta in centrale si è cercato di identificarlo, visto che era sprovvisto di documenti, ma non risultava nessuna foto segnaletica che potesse dargli un nome e un cognome e anche le generalità fornite da lui non erano riscontrabili in nessun database. Molto probabilmente era del centro Europa, forse tedesco. A quel punto si è deciso di accompagnarlo in questura sperando ci fosse maggiore possibilità di riuscire a identificarlo, ma anche qui non è andata meglio. L’uomo, età indefinita, forse intorno ai 40 anni, è stato lasciato andare anche perché non c’era alcun motivo di trattenerlo. Resta il mistero di come fosse giunto fino a Segrate e di chi fosse realmente, se un senzatetto o una persona che aveva solamente perso la memoria.