La droga sequestrata dai carabinieri
14 Novembre 2012

Solamente 19 anni, ma con le idee già chiare. Accontentare nel miglior modo possibile i suoi clienti, al punto da destinare una stanza della sua abitazione a sala per fumatori. Ma non di semplici sigarette, bensì di spinelli. A porre fine al suo business sono stati i carabinieri della stazione locale che sabato pomeriggio hanno fermato e arrestato W. H.  J., originario della Corea del Sud, domiciliato in un appartamento di Segrate centro e in Italia per motivi di studio. I militari lo stavano tenendo sotto controllo da alcuni giorni per un caso fortuito. Impegnati in operazioni per prevenire i furti in appartamento, hanno notato che a Peschiera un gruppetto di giovani erano soliti appartarsi in un giardinetto per fumarsi qualche spinello e hanno deciso di organizzare un servizio apposito per riuscire a capire chi di loro era il pusher. Quando si sono accorti che il coreano passava troppo tempo a rispondere al telefonino hanno pensato che potesse essere lui a procurare la droga. Intuizione che in seguito si è rivelata più che felice. Sabato pomeriggio, intorno alle 16, i militari hanno deciso di entrare in azione. Dopo averlo visto mentre vendeva della marijuana ad alcuni giovani l’hanno fermato a bordo della sua Opel Corsa. L’asiatico è apparso subito molto nervoso. Ha detto che era fresco di patente ed era questo il motivo per cui non era tranquillo, ma gli uomini dell’Arma naturalmente non gli hanno creduto e hanno proceduto alla perquisizione personale e del veicolo. E proprio nell’auto è stato rinvenuta una busta di carta con mezzo chilo di marijuana. In tasca, invece, aveva poco meno di 500 euro di cui non ha saputo spiegarne la provenienza. Certamente proventi di precedenti vendite. La perquisizione si è spostata successivamente nella sua abitazione dove i carabinieri hanno trovato una bilancia elettronica e il materiale per il confezionamento. Il coreano non piazzava la maria solamente in strada, ma permetteva ai suoi clienti di raggiungerlo nell’appartamento per farsi una fumata tranquilla in una stanza che aveva adibito proprio per rilassarsi. Arresto convalidato, anche se il giovane è già stato rilasciato. Per lui, l’obbligo quotidiano di firma in caserma.