Alessandro (a sinistra) nella sua edicola
24 Maggio 2013

Questa non è quella che si definisce una petizione. Non è una supplica, e nemmeno un appello. Chi scrive è un gruppo di residenti di San Felice, e quel che vogliono esprimere pubblicamente è il loro grande dispiacere per il prossimo addio di Alessandro, l’edicolante del quartiere (foto). «A quanto pare Ale» scrivono in una lettera alcuni residenti della frazione, «lui che per tanti anni ci ha salutato all’interno dell’edicola del centro commerciale e poi consegnato giornali e riviste e fumetti e figurine e quant’altro, se ne andrà. E certo non intendiamo sindacare i motivi che hanno portato il proprietario dell’attività a questa decisione, in questi casi si dice che “non sono fatti nostri”. E però, in effetti, un po’ fatti nostri lo sono. Perché proprio Alessandro, in tutto il tempo in cui ha lavorato a contatto con noi sanfelicini, perlomeno quelli ancora affezionati alla “carta” e che considerano l’acquisto del giornale quasi un rito, ha saputo davvero conquistarsi simpatia e fiducia. Diventando, e non sembri un’esagerazione, una figura importante nella quotidianità del nostro quartiere». Cosa chiedono i sanfelicini lo spiegano nel prosieguo della missiva. «Innanzitutto ringraziarlo, cosa che in questi casi troppo spesso viene giudicata scontata o superflua, mentre è importante ricordarsi e ricordare a tutti il buon lavoro svolto. E poi domandare se davvero questa è una decisione definitiva. Perché se invece si potesse continuare così, con Alessandro a consegnarci il giornale fra un saluto e una chiacchiera, saremmo veramente contenti. E con noi molti, molti altri». Come il sanfelicino Dino Santoni che singolarmente manda il suo personale saluto al “rivale” interista: «Prima la bella notizia, Alessandro, da diversi anni l’emblema della nostra edicola, diventerà papà. Ora la brutta: a fine mese ci lascerà. La crisi che attanaglia il Paese ha colpito anche lui. Il fatto mi ha lasciato basito, ho sempre pensato che, per comportamento, l’edicola fosse lui, che fosse sua, come se fossero indivisibili, purtroppo la realtà è completamente diversa. Ciao caro Chef mi mancherai, anche da milanista quale sono, come immagino mancherai a molti sanfelicini. Grazie di cuore per gli allegri momenti vissuti assieme in bocca al lupo, con affetto».