Bambini prendono l'autobus
26 Ottobre 2012

A lamentare i disagi riguardanti il trasporto scolastico e la riorganizzazione del servizio che ha visto la cancellazione di alcune corse non sono solo alcune famiglie di San Felice. A farsi portavoce del malcontento di alcuni genitori è Insieme per Segrate. «L’avvio del nuovo anno scolastico è stato segnato da profondi disagi» spiega Paola Monti, capogruppo della lista civica, presentando una mozione sul tema. «Un’alta percentuale di studenti di tutta la città è rimasta vittima dei tagli di alcuni scuolabus. Gli orari della 923 dell’Atm non sincronizzati con quelli della campanelle costringe i ragazzi a faticose maratone per prendere il primo pullman o a estenuanti attese per la seconda corsa. In più si verificano seri problemi di sicurezza perché i ragazzi per riuscire ad essere tra i pochi fortunati che salgono sul bus corrono e attraversano la strada in modo distratto». E Monti ricorda le promesse fatte in occasione della decisione di tagliare alcune linee: «L’amministrazione comunale si era impegnata a garantire, in alternativa, un servizio pubblico efficiente e adeguato: oggi non è così. Il trasporto pubblico locale, assegnato tramite la famosa gara di appalto oggetto di ricorso da parte della Caronte, prevede una fornitura a forfait per cui se si sopprime una linea si può richiedere un servizio equivalente. Con la nostra mozione chiediamo che il Comune verifichi attentamente se il nuovo servizio sia di uguale valore a quello soppresso, e nel caso risultasse di valore minore si configurerebbe anche un danno erariale, quindi un servizio pubblico efficiente ed adeguato alle esigenze dei cittadini, un incremento del numero delle corse, in particolare nelle fasce orarie compatibili con gli orari scolastici. Ricordiamo che il Comune aveva uno scuolabus di proprietà, che utilizzava anche per le gite scolastiche, per gli anziani e i servizi sociali. Quando si è dovuto sostituire il mezzo, ormai vecchio, si è preferito rivolgersi al privato, rendendo le linee degli autobus un servizio a domanda individuale, quindi con una quota a carico delle famiglie e il resto della collettività. Certamente il Governo centrale sta tagliando i trasferimenti agli enti locali, ma Segrate rimane un Comune ricco. Si tratta di dare le giuste priorità».