Una cerimonia del 25 Aprile
05 Dicembre 2014

Il ricordo della Resistenza a Milano crea tensioni tra la sezione locale dell’Anpi e Alessandrini. Motivo del contendere, una mostra, frutto di una ricerca svolta dal centro sociale segratese Baraonda, che documenta episodi e personaggi del periodo dal ’43 al ’45 protagonisti il 26 aprile della liberazione di Milano e dell’apertura della città all’arrivo degli alleati. «Abbiamo proposto all’amministrazione di esporre la mostra presso la sala comune delle associazioni di via degli Alpini, anche a disposizione delle scuole che avrebbero potuto visionarla, ma non è stato possibile» spiega Fernando Cristofori, presidente dell’Anpi cittadina. «Infatti nonostante fosse stato da noi assicurato che quanto sarebbe stato esposto non avrebbe dato luogo a problemi di contestazione politica, il sindaco Alessandrini, visionato il materiale della ricerca, ha voluto vietare l’esposizione di alcuni pannelli». Una sorta di «censura storico/politica», così come viene definita da Cristofori, che non è stata digerita dal direttivo dei partigiani segratesi che non giustificando tale limitazione hanno deciso di allestire la stessa mostra in un ambito non comunale (dal 13 dicembre alle ore 16 presso la Cooperativa Edificatrice Segratese di via Grandi). Secca la replica di Alessandrini: «Nessuna censura. Semplicemente dopo essermi letto oltre 500 pannelli ho ritenuto che un paio fossero troppo sbilanciati politicamente. Un’esposizione in un luogo pubblico deve essere al di sopra delle parti. Altrimenti se domani mi facessero una richiesta simile esponenti di Forza Nuova dovrei concedere loro gli stessi spazi».