22 Novembre 2019

La Lega rompe gli indugi e candida ufficialmente a sindaco Teresa Schiavo. Non un nome su cui discutere, ma l’unico che il Carroccio appoggerà. A confermarlo è il segretario cittadino, Roberto Viganò: «Siamo disponibili a parlare con tutti i partiti del centrodestra e con le liste civiche per stilare un programma comune, ma il candidato sindaco resta Teresa, su questo non ci sono dubbi». Evidente la scelta di porre spalle al muro soprattutto Forza Italia, che nelle scorse settimane aveva fatto sapere di voler mettere sul tavolo anche un suo nome per poi decidere su chi puntare. Ora, invece, se gli azzurri vorranno correre con la Lega, in teoria dovranno al massimo chiedere il vicesindaco. Sempre che dall’alto non arrivino clamorosi colpi di scena, come accadde 4 anni fa, allorché la Lega ufficializzò Vittorio Rigamonti, salvo dover fare un passo indietro quando Salvini obbligò i suoi ad appoggiare Tecla Fraschini, voluta dall’ex sindaco Alessandrini.  E, a proposito di Forza Italia, domenica a Segrate si andrà a congresso per scegliere il coordinatore cittadino. Assodato che Francesco Casella non ha intenzione di ricandidarsi, toccherà a Marco Trebino, attualmente consigliere comunale, raccoglierne l’eredità. A metà settimana alcuni azzurri avevano cercato di proporre Marcello Ruberto come alternativa. Ma, alla fine al provinciale è stata inviata una lista unica, dove Ruberto e un altro nome (sembrerebbe Guido Pedroni)  saranno nominati come vice coordinatori. Ora bisognerà capire come intenda Trebino porsi nei confronti della Lega. Non è un segreto che Ruberto fosse più incline a presentare un candidato sindaco azzurro, ma le mosse del futuro coordinatore restano top secret, per ora. Tornando alla Lega, vediamo di conoscere meglio Teresa Schiavo, da tutti conosciuta come Terry: 49 anni, le sue esperienze professionali spaziano dal giornalismo alla televisione di inchiesta. Da giovanissima ha anche fatto parte del mondo dello spettacolo. Attualmente è consigliere nel Municipio 4 di Milano, mentre da 10 anni è iscritta ad Avo Milano, Associazione volontari ospedalieri. «Essere un politico significa esserci per la gente, saper ascoltare, accogliere le istanze dei cittadini, con competenza e preparazione ma anche, e soprattutto, con grande umiltà, spirito di abnegazione e solidarietà» le sue prime parole. «Significa dare voce a tutte le persone che si fidano di te e che hanno desiderio di verità, voglia di identificarsi in coloro che li rappresentano, sentendosi davvero al centro delle politiche di una città, per migliorarla insieme, per fare la differenza».