La testimonianza di una figlia che attende il vaccino per sua mamma

Il problema delle vaccinazioni che tardano ad arrivare inizia a essere sentito come un peso da tantissima gente. E anche i residenti dei nostri Comuni non fanno eccezione. Una nostra lettrice segratese, Anna S. ha voluto raccontarci la sua personale esperienza, legata alla madre che è in attesa da settimane. Una situazione che, come lei stessa conferma, è simile a quella di tante altre persone con cui parla, si confronta oppure ne raccoglie le testimonianze e i disagi sui social. Ma lasciamo che siano le sue parole a raccontare.

“Io, figlia di una madre ultraottantenne in trepidante attesa di ricevere notizie legate al suo spero imminente vaccino contro il coronavirus, ho pensato di raccogliere per me, e per tutti, periodici aggiornamenti riferiti all’andamento delle somministrazioni. L’adesione di mia madre alla campagna per la vaccinazione anti covid l’ho compilata io e risale a quasi un mese fa, vale a dire al 16 febbraio. E, da allora, non sono mai stata contattata. Nemmeno chiamando il numero verde sono riuscita ad avere notizie: ogni volta la chiamata è stata bruscamente interrotta; riproverò. Nel frattempo, raccogliendo informazioni in tempo reale e personalmente da amici, conoscenti e da ragguagli via internet, mi accorgo che la situazione in Martesana non è poi tanto diversa dalla mia. Gente di età avanzata che ancora non conosce né date e neppure indicazioni in merito, ma perlomeno ha ricevuto un sms di scuse da Regione Lombardia per l’assenza di informazioni (io, comunque, no). Anziani, anche over 100, che hanno saputo la mattina che l’appuntamento per la vaccinazione è stato fissato per il giorno dopo alle 8 (io, comunque, no). Attempati che vengono diretti verso centri vaccinali lontani oltre 20 km dalla propria abitazione (esempio: Segrate-Pieve Emanuele; Cassina de’ Pecchi-Trezzo sull’Adda), da raggiungere, ovviamente, con mezzi propri sperando che ci siano e sperando ci si riesca a organizzare con un giorno di preavviso (io, comunque, no). Arriverà sicuramente anche il turno di mia madre e di tutti gli altri over 80 che stanno aspettando. Io, intanto, vi tengo ciclicamente aggiornati”.