Sulla Rivoltana, invece, la scadenza del 20 maggio per l’apertura del rondò di San Felice non è stata rispettata

24 Maggio 2013

«Accelerare le procedure burocratiche per arrivare all’apertura dei cantieri della Cassanese bis il prima possibile». È l’impegno preso dall’assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione, Maurizio Del Tenno, lo scorso 9 maggio durante un incontro di confronto sull’accordo di programma riguardante la Viabilità speciale al quale hanno partecipato anche il Comune, la Provincia e l’azienda australiana Westfield, protagonista del progetto di costruzione del centro commerciale nell’ex dogana. I nuovi vertici di Palazzo Lombardia fanno sapere tramite una nota che «ritengono la Cassanese bis un intervento inserito tra le opere strategiche nazionali, poiché rappresenta un tratto di collegamento indispensabile tra la Brebemi e Milano e consentirebbe un uso più efficiente del terminal intermodale di Segrate, oggi sottoutilizzato, oltre all’opportunità di attrarre un ingente finanziamento da parte della Westfield, disposta a investire in Lombardia oltre un miliardo di euro». Qualcosa si muove o resterà anche questo il solito proclama in questo caso post elettorale? Al momento la ferita che separa Lavanderie e Redecesio è ancora una landa desolata, ma la prossima apertura dell’autostrada Brescia-Melzo e l’inizio dei lavori della Tem potrebbero aver risvegliato gli amministratori lombardi da un coma durato trent’anni. Anche se il pizzicotto più forte lo hanno certamente dato gli australiani e l’imprenditore bergamasco Percassi che attendono solo la realizzazione della prima parte della Viabilità speciale per dare il via alla costruzione del megastore più grande d’Europa. «Non possiamo più permetterci ulteriori ritardi» spiega l’assessore alle Infrastrutture. «Ci troviamo di fronte a un’opera importante per il traffico dell’hinterland milanese e per attrarre nel nostro Paese un ingente investimento che porterà almeno 10mila nuovi posti di lavoro». Entro la fine di maggio è in programma una riunione tecnica, al termine della quale Del Tenno porterà l’ennesimo progetto di costruzione dell’arteria da via Rombon fino all’intermodale all’attenzione del ministro delle Infrastrutture e del Cipe. Soddisfatto di questo nuovo impegno regionale il sindaco Alessandrini. Nei giorni scorsi, invece, i lavori di potenziamento della Rivoltana sono tornati argomento del consiglio provinciale. A chiedere notizie sulle date di apertura del rondò di San Felice e del cavalcavia è stato Roberto Biolchini, rappresentante dell’Udc, che ancora una volta ha parlato di «incapacità di programmazione da parte dei comuni di Segrate e Peschiera che avrebbero dovuto realizzare per tempo la bretellina dell’Idroscalo per alleviare i disagi». «Entro il 20 maggio sarà pronta la rotatoria» la risposta dell’assessore Giovanni De Nicola. Passati due giorni da quella data, la rotonda resta un miraggio.