Paolo Micheli corre a fianco di Ambrosoli

Il capogruppo di Segrate Nostra è l'unico segratese in corsa per le regionali

14 Febbraio 2013

È l’unico segratese in corsa per un posto in consiglio regionale. Paolo Micheli, 38 anni, è consigliere comunale dal 2010, fondatore e capogruppo di Segrate Nostra oltre che renziano doc. Da giorni ha annunciato di aver aderito alla causa di Umberto Ambrosoli. Inserito per la circoscrizione provinciale di Milano nella lista Lombardia per Ambrosoli-Patto Civico. A dieci giorni dalle elezioni ecco il Micheli pensiero. Per una questione anagrafica ci diamo del tu.

Cosa resta di 18 anni di governo Formigoni?

«Tristezza. La Lombardia è la regione più ricca e avanzata d’Italia e si è trovata ad avere un’amministrazione screditata da episodi di malgoverno. All’origine di tutto questo vedo la mancanza di trasparenza e di alternanza. Si può provvedere a tutte due le cose col voto del 24 febbraio».

Mobilità alternativa in Martesana, cosa si può fare di più?

«Rimandando a quando sarà possibile le soluzioni che richiedono grandi investimenti, ci sono almeno un paio di cose che hanno un basso costo: gli incentivi al viaggio collettivo, il cosiddetto carpooling, e le piste ciclabili che almeno nella buona stagione dovrebbero diventare il modo più ovvio per raggiungere il mezzo pubblico che ci serve meglio».

Ci prometti che, se dovessi essere eletto, la prima cosa che farai sarà interessarti veramente della Viabilità speciale?

«Sto facendo un percorso molto diverso da quello del sindaco Alessandrini che dopo aver amministrato Segrate dal 1996 scopre di aver fallito per quanto riguarda la viabilità segratese e allora se ne esce dal Pdl dicendo che è stato il suo partito a tradirlo. Se dovessi essere eletto in Regione, farò concentrare l’attenzione sulla Viabilità speciale che, sia ben chiaro, non è solo il problema di Segrate. Quando il traffico della Brebemi sulla Cassanese si infrangerà sulle nostre rotonde a fagiolo, si formerà un rallentamento con ripercussioni in tutto l’Est Milano. Ovvero maggior traffico sulla Rivoltana, sulla Bergamo-Milano e sulla Tangenziale Est. La Brebemi che costa oltre 1.600 milioni di euro perderà di efficacia a causa dei quattro chilometri che mancano: quelli della tangenzialina segratese».

Sono troppe dodici province in Lombardia?

«La Lombardia come superficie e popolazione è un po’ più piccola del Belgio che di province ne ha dieci. Tanto per cominciare, le province devono occuparsi solo delle loro competenze essenziali come strade ed edifici scolastici; anche la loro giurisdizione in ambito urbanistico va rivista. La storia del Pgt di Segrate ne è la controprova».

Solo due mesi fa Berlusconi era già in pensione e la Lega travolta dagli scandali. Ora per i sondaggi è di nuovo un testa a testa per la corsa al Pirellone tra centrodestra e centrosinistra. Cosa è successo?

«Matteo Renzi aveva avvertito tutti: a far campagne elettorali Berlusconi è bravissimo. Ma Ambrosoli ce la farà».

Paolo Micheli in Regione può essere un valore aggiunto anche per Segrate?

«Sono l’unico segratese che ha questa possibilità. Da quel che so, potrei anche essere il primo che raggiungerà questo risultato. Penso che i miei concittadini mi voteranno per quel che ho fatto nei tre anni di consiglio comunale e per quello che mi impegno a fare quando sarò eletto. Ma un po’ di campanilismo non guasta, anzi, ci tengo molto: a quelli che sono incerti se votarmi dico che la nostra città ha la grande possibilità di avere uno di noi in regione. Non perdiamola».

La sanità in Lombardia è sempre stata considerata un fiore all’occhiello, ma Formigoni ha dovuto lasciare proprio perché travolto da scandali alla sanità. Cosa c’è che non andava e cosa bisogna fare per mantenere elevata la qualità anche di piccoli ospedali pubblici oltre che colossi come il San Raffaele?

«Come dice Ambrosoli nel suo programma, i dirigenti della sanità devono essere bravi e onesti; le loro opinioni politiche non devono contare; il criterio dell’affiliazione politica che si è visto così tanto durante i governi Formigoni va corretto chirurgicamente. Aggiungo che occorre trasparenza: rendere pubblici compensi, spese e accreditamenti con ogni dettaglio. Quanto e perché si spende e come si sceglie il fornitore. Penso che sia il primo rimedio per non buttare soldi pubblici e migliorare la qualità».

12mila euro lordi al mese di indennità, diaria mensile esclusa, per fare il consigliere regionale non sono un po’ troppi? E anche nel vostro programma, correggimi se sbaglio, non ho visto la voce riguardante i tagli ai costi della politica...

«Proprio in questi giorni Ambrosoli ha dichiarato che intende dimezzare le indennità dei politici regionali. In realtà il taglio è molto più drastico. Se vince Ambrosoli i suoi futuri consiglieri prenderanno al massimo 3.500 euro mensili in quanto noi candidati con Ambrosoli ci siamo impegnati a rinunciare ai rimborsi. Come ha detto Umberto, è un segnale di rispetto per la crisi che stanno vivendo le famiglie».

I tuoi amici dicono di te...

«Per quanto riguarda la politica, che la faccio sorridendo».

I tuoi avversari politici invece...

«Alessandrini di recente mi ha indicato come il miglior esponente della vecchia politica ideologizzata. Me la sono tradotta così: come i politici di una volta sono fedele alle mie convinzioni».

Lavoro, abbassare le tasse e investimenti sulla scuola. Metti questi tre punti secondo l’ordine delle tue priorità.

«Esattamente così come sono. Più lavoro consente di abbassare le tasse e trovare soldi per investire sul futuro. L’obiettivo del nuovo governo in materia di occupazione può essere riassunto in questo slogan che mi piace molto: in ogni famiglia un posto di lavoro in più».

Torniamo a Segrate, oltre alla viabilità, quale saranno le tue priorità per quanto riguarda le cose da fare per la città?

«Senza dubbio intervenire sul consumo di suolo sospendendo l’efficacia di Pgt, come quello segratese, che ne prevedono l’utilizzo spropositato e ingiustificato. Un esempio. Nel convegno “Consumo di suolo” organizzato lo scorso anno da Francesco Prina, consigliere regionale del Pd, emerse che se venissero attuati i piani di governo del territorio dei comuni lombardi la popolazione regionale passerebbe da 10 a 20 milioni di abitanti. Siamo alla follia, ma soprattutto siamo alla dimostrazione che la Legge regionale 12, quella per il governo del territorio, è del tutto inadeguata. Non dà luogo a una vera programmazione e altrettanto fanno i piani provinciali che non sono sufficientemente vincolanti. Lo stesso convegno ha iniziato a dare indicazioni anche per gli strumenti giuridici. Il contenimento del consumo di suolo è un punto forte nel programma di Ambrosoli. Ricorderò i politici vecchio stile, ma su questo tema non mollo un centimetro».

In consiglio comunale la maggioranza che è uscita dalle elezioni si è molto trasformata: buona parte dei consiglieri e assessori del Pdl hanno creato una nuova area politica. La tua opinione in merito?

«Vicende di casa altrui. Forse anche qui a Segrate erano in molti a pensare che Berlusconi fosse già in pensione. Penso che dopo le elezioni ci potrebbe essere una resa dei conti nel centrodestra. Non è possibile che i responsabili di Pdl e Lega Nord subiscano senza batter ciglio gli ammiccamenti che il sindaco e i cosiddetti indipendenti hanno fatto in ogni direzione».

Restando alla politica locale, come vanno i rapporti con gli altri gruppi di minoranza? Chi ti appoggerà in questa avventura oltre confine?

«Direi che è un buon momento. La mia candidatura ha avuto un simpatico riconoscimento dal coordinamento cittadino di Sel e anche dagli amici dell’Idv mi sono arrivate parole di incoraggiamento. Con il Pd e le altre forze che sostengono Ambrosoli abbiamo organizzato una manifestazione comune che si è tenuta domenica 3 febbraio all’ex tempietto. Con Segrate Nostra, Insieme per Segrate e le liste civiche della Martesana abbiamo sottoscritto un manifesto comune di schieramento pro Ambrosoli. È chiaro che in campagna elettorale c’è anche un po’ di inevitabile concorrenza interna, ma corriamo tutti verso la stessa direzione».

Giochiamo alle previsioni. In questi giorni danno maltempo in tutto il Nord Italia, com’è, invece, il meteo tuo e della tua coalizione?

«Ambrosoli è in grado di vincere e se ce la dovesse fare la sua vittoria può influenzare tutto il quadro nazionale. In quanto al mio risultato, conta soprattutto il sostegno dei miei concittadini ai quali chiedo di votare Ambrosoli presidente, fare una croce sul simbolo di Lombardia per Ambrosoli-Patto Civico e a fianco scrivere Micheli».

Alessandro Ferrari