20 Settembre 2019

Piazza Castello, Milano, 1940, un signore sbarca nella capitale meneghina con un carretto di gelati artigianali destinato a fare la storia. È la nascita della dinastia Viel, tradizione di artigiani gelatai che negli anni apriranno singolarmente diversi negozi in tutto il capoluogo lombardo.
«Anch’io, come gli altri discendenti di questa particolare tradizione, avevo i miei locali», racconta Paolo Viel. «Ognuno di noi ha cercato di caratterizzare la propria attività come voleva, dando risalto alla storia del nostro nome. Io ho sempre creduto che la mia strada fosse quella che unisce il gusto di un prodotto autentico, fresco, ricercato, all’importanza di una dieta sana, fatta di pochi grassi e conservanti, curata in ogni singolo dettaglio. Sono stato cresciuto da un padre che mi ha insegnato l’importanza della terra e dei suoi frutti, che mi ha spiegato come la frenesia della nostra routine quotidiana non debba andare a discapito della cura del nostro corpo. E così io ho fatto con i miei figli, abituandoli a un regime alimentare equilibrato e rispettoso. Il mio locale ha, quindi, investito in prodotti sani come le centrifughe e i frullati, sempre mantenendo un occhio di riguardo verso gelati preparati ad hoc, ovvero stando attenti alle proprietà organolettiche dei frutti e non affidandosi a soluzioni industriali preconfezionate».
E, a un tratto, una nuova svolta. «Dai primi anni ’90, poi, ho deciso di evolvermi ulteriormente e ho iniziato a preparare piatti freddi a base di elementi vegetali. L’idea è sempre stata quella di creare, attorno al mio negozio, un centro di ritrovo e una comunità di persone che comprendono la necessità di promuovere uno stile di vita sostenibile. Colazioni per i genitori, pause pranzo per i lavoratori e merende per i figli: il cibo ci accompagna lungo tutta la giornata ed è giusto che si creino spazi in grado di fornire a tutti, grandi e piccoli, la possibilità di scegliere qualcosa che non danneggi il proprio corpo».
Non solo un’attività commerciale, non solo una gelateria, Viel è un vero e proprio laboratorio di sostenibilità fisica e ambientale. «Promuoviamo una cucina che stia attenta allo spreco in modo quasi maniacale e abbiamo perfino arredato i nostri locali con materiali di recupero e metodi sostenibili», spiega l’imprenditore. «Dal canto mio, ho deciso di terminare la mia carriera in questo mondo già da qualche anno. È stato solo per un errore che mi sono ritrovato coinvolto in questo bellissimo progetto, che mi ha permesso di portare le mie competenze pluridecennali e le mie idee qua a Segrate. Dunque, sono stato contattato per sbaglio da persone che cercavano un modo per completare la loro realtà, Progetto in Movimento, un luogo in via Papa Giovanni XXIII in cui si sperimentano diverse tecniche di aggregazione e condivisione».
«È stato solo allora che abbiamo pensato di unire i nostri percorsi alla filosofia culinaria di Viel», dichiara Silvia Ghermandi, presidente dell’associazione in questione. «Da tempo, ormai, sperimentiamo pratiche di inclusione mirate combattere la solitudine che serpeggia nella società contemporanea e a creare reti interattive sul territorio. Abbiamo corsi per tutte le età, una partecipazione estremamente eterogenea che comprende bambini e nonni. Inoltre, abbiamo sempre cercato di organizzare momenti di sensibilizzazione e confronto. Con l’arrivo di Viel, a cui abbiamo affidato la parte somministrativa della struttura, abbiamo pensato di poter finalmente colmare quel vuoto che la modernità ha lasciato sguarnito e di riempirlo con percorsi di educazione alimentare fondamentale per la crescita sana delle nostre famiglie e dei nostri figli. Devo dire che non potevamo trovare un connubio più azzeccato. Movimento, alimentazione, socialità: sono tutti elementi che ci consentono di vivere al meglio il rapporto col nostro corpo e, di conseguenza, la nostra vita».
E così, praticamente per sbaglio, è nato un piccolo polo di aggregazione all’insegna della cura di sè stessi, tra le strade del Villaggio Ambrosiano, sotto i portici del rione segratese. «Per rientrare in attività ho solo chiesto uno spazio in cui potermi divertire facendo quello che faccio da molti anni, perché lavorare divertendosi migliora realmente la vita», continua Viel. «Abbiamo preparato l’apertura in tempi brevissimi durante le vacanze estive e ora siamo pronti a portare nella zona un’ondata di freschezza fatta di innovazione ma, al contempo, intrisa di tradizione. Sappiamo che dobbiamo continuare a preparare i nostri prodotti come abbiamo sempre fatto, ovvero prediligendo la solerzia nella scelta delle materie prime e la scrupolosità di una preparazione rigorosa al guadagno economico. Siamo sicuri che i residenti di Segrate, e non solo, apprezzeranno i nostri sforzi, capiranno le forti motivazioni sociali che muovono i nostri intenti e ci aiuteranno a evolverci ulteriormente. Per il momento pensiamo ad aprire, in un futuro piuttosto prossimo, la tavola calda, una sfida che non ci distoglierà dal nostro obiettivo di promuovere una dieta leggera e fortemente salubre».
Chi l’avrebbe mai detto che gelati e frullati di pregevole fattura potessero fungere da perno per un’alimentazione responsabile? Evidentemente con determinazione, dinamicità e la giusta dose di creatività si possono concepire idee che migliorano letteralmente la vita delle persone concedendo loro la corretta quantità di piacere che ognuno si merita. Lamponi freschi, lime e menta, o fragola e mirtilli selvatici, o magari qualche frutto esotico: se sono di stagione, e se sono preparati da un Viel in persona, ogni scelta è quella giusta.
Mattia Rigodanza