25 Ottobre 2019

Al momento gli inquirenti tengono aperte tutte le piste e stanno indagando in tutte le direzioni, ma più passano le ore e più l’ipotesi che Davide Baruffini, 42enne senzatetto, conosciuto da tutti come il “sassofonista”, si sia suicidato pare la più credibile. Il suo corpo privo di vita è stato ritrovato nella mattinata di domenica al piano terra del parcheggio multipiano P2, accanto all’aeroporto di Linate, da alcuni operai che hanno immediatamente chiamato la polizia.
A destare comunque timore che possa essersi trattato di un omicidio le mani e i piedi legati con un filo di ferro, probabilmente trovato nel cantiere. Eppure, il cadavere non presentava alcun segno evidente di violenza. Solamente una gamba fratturata. Che sia morto per la caduta da una quindicina di metri pare appurato. Resta da capire se sia stato spinto o se abbia deliberatamente deciso di togliersi la vita. Il filo attorcigliato alle caviglie  aveva un’apertura di circa 40 centimetri, sufficienti per permettere a Baruffini di rimanere in piedi e perfino di camminare. Stesso discorso per il cavo che annodava i polsi. Insomma, se qualcuno l’ha legato gli ha lasciato una più che discreta possibilità di movimento. Secondo gli inquirenti, a indagare è la Mobile guidata dal dirigente Marco Calì, l’uomo ha compiuto un volo di una quindicina di metri, precisamente dal quarto livello del parcheggio. Anche i filmati delle videocamere posizionate in zona non aiutano a fare chiarezza sulla vicenda Poche, infatti, quelle funzionanti, dato che l’area è in questo momento chiusa al pubblico per alcuni lavori di riqualificazione.
Ma chi era, esattamente, Davide Baruffini? Un barbone che chiedeva l’elemosina all’aeroporto di Linate, conosciuto da molti. Era stato soprannominato il “sassofonista” per il fatto che, quando chiedeva soldi, sosteneva che gli servissero per tornare a suonare il sax, ma mai nessuno l’ha visto con uno stumento in mano. In passato era stato in cura per problemi psichiatrici (e anche per questo l’ipotesi del suicidio non sembra così improbabile) ed era stato intercettato dai Servizi Sociali 4 anni fa, quando gli venne assegnato un posto letto in un dormitorio pubblico. Ma, dopo una sola notte, si era allontanato e aveva preferito tornare a dormire in strada, proprio nel parcheggio, dove sono state trovate alcuni cartoni e una coperta.