09 Giugno 2023

C’è anche il sindaco Paolo Micheli tra i firmatari del documento contrario alla maternità surrogata, promosso da rete No Gpa (Gestazione per altri). Le motivazioni che l’hanno portato ad aderire le spiega lui stesso: «Credo che il rischio principale della maternità surrogata sia lo sfruttamento del corpo della donna ed è questa la mia principale perplessità. Oltretutto in Italia c’è una legge che la vieta e se tu la fai all’estero sei comunque sanzionabile. So che molti sostengono che esiste la libertà di decidere per il proprio corpo, ma vorrei replicare che spesso le donne che accettano vivono in povertà e sono disperate, senza scordare che ha un costo notevole e che se lo possono permettere solamente persone benestanti. E ricorderei anche il fatto che il rapporto di maternità non si interrompe dopo 9 mesi». Tuttavia Micheli una porta la tiene aperta: «Io sono favorevole al progresso e questo mi fa pensare che si potrebbe anche pensare a una sua gestione cauta. Ad esempio, non la escluderei a priori se esiste un rapporto di parentela tra le parti, e sempre a determinate condizioni».