Alcuni cassonetti della residenza Ponti
14 Novembre 2012

Segrate punta a raggiungere quota 60 per cento di raccolta differenziata. Una percentuale che la farebbe finalmente entrare nell’elite delle città riciclone d’Italia. E la differenziazione dei rifiuti, come spiegato domenica a Milano durante una conferenze stampa sull’ambiente dall’onorevole Ermete Realacci, presidente onorario di Legambiente e responsabile della Green economy per il Pd, «è l’unico modo per evitare che i rifiuti ci sommergano come accaduto a Napoli e come potrebbe accadere presto anche a Roma». Ma Segrate non ce la può fare se interi quartieri come Milano 2, parliamo di più di 2mila famiglie residenti, sono una palla al piede. Ed è questo che emerge da una relazione di un agente accertatore dell’Amsa che si occupa di vigilare sul corretto conferimento dei rifiuti. Il quartiere residenziale, da questo punto di vista, è ancora carente. Per questo l’amministrazione comunale nei giorni scorsi ha fatto affiggere nelle bacheche delle residenze un avviso nel quale si legge in rosso: «Dalle risultanze ispettive, riferite al Comprensorio di Milano 2, emergono frequenti e ricorrenti conferimenti errati dei rifiuti non conformi alle disposizioni impartite dal Comune». Quindi un monito ricordando l’articolo 41 del regolamento per la gestione dei rifiuti urbani: «Le sanzioni ammontano da un minimo di 50 euro a un massimo di 200 per singola violazione e sono cumulabili».