22 Dicembre 2022

“Scrivere un libro è un atto di profonda solitudine. Siamo io e i tasti del mio computer portatile. Soli soletti” E di libri Roberto Pegorini, che recentemente è stato ospite dello Sporting Club Milano 2. ne ha pubblicati già ben 5; nel 2002 esce il suo primo romanzo “Vita a spicchi”, ambientato nel mondo della pallacanestro; nel 2014 sarà la volta di “Cuore apolide”, noir che dà i natali al giornalista Fabio Salvi; nel 2017 arriva  il seguito “La doppia  tela del ragno” e nel 2019 viene pubblicato “Nel fondo più profondo”; i tre volumi verranno anche proposti in una Trilogia noir, “Le indagini di Fabio Salvi”.

Fabio Salvi entra nella vita di Pegorini e lo fagocita per quel lasso di tempo che gli servirà per scrivere i libri a lui dedicati. Lo stesso autore, durante un’intervista, affermerà di avere voglia di staccarsi da Fabio Salvi e aprire nuovi capitoli di nuove storie. Ed ecco che nasce l’ispettore Valerio Giusti e il libro “Almeno non questa notte”. È un’indagine complessa che scaturisce da una, all’apparenza, banale rapina in banca in cui viene ucciso Attilio Besana, uno dei cassieri. L’inchiesta viene affidata all’ispettore Giusti il quale si farà affiancare dalla collega ed ex fidanzata, la sovrintendente Melissa Gardini, e da due giovani agenti Mirko Bettoni, genio del  computer e David Egger energico e pronto ad entrare in azione. Una squadra alquanto discutibile che si rivelerà vincente nella risoluzione del caso. Giusti si dimostrerà un capo severo ma generoso e comprensivo, la sua proverbiale intransigenza che gli ha procurato, in passato, tanti nemici ma anche qualche vero amico, sarà, in alcuni casi estremi, affiancata da azioni al limite della legalità che fanno inorridire e intimorire Melissa Gardini, che comunque stima e ancora segretamente ama quello strano ma straordinario ispettore. Nella vita di Valerio Giusti aleggia un segreto, qualcosa che deve tenere ben nascosto per salvare la sua carriera, qualcosa che lo strazia e lo consola.

Pegorini da oltre 25 anni si occupa di cronaca nera, ed è anche per questo che la sua penna di scrittore traccia con facilità e competenza i profili e gli intrecci di storie scaturite da vicende reali, da ricordi, da sensazioni rimaste nel profondo per poi venire a galla dinanzi al bianco vuoto carico di aspettative di una pagina da scrivere. È un uomo schivo, riservato, concreto e di poche parole, ma quando racconta i suoi libri e parla del suo “altrove” le parole scaturiscono chiare e fluide e un simpatico sorriso le accompagna. Allora è facile immaginarlo davanti al computer con il suo gatto Sebastiano sulle gambe intento a creare le sue storie intriganti. Si racconta cosi: “ La solitudine mi sa fare buona compagnia e io  la so fare a lei. Spendo le mie poche ore libere passeggiando, leggendo, ascoltando musica, guardando sport e sorseggiando del buon vino rosso (ma non disdegno neppure il bianco ghiacciato). Adoro guidare di notte, dico troppi pochi “no”, odio la neve in città e mi emoziono ancora davanti al mare”. Avere il privilegio di incontrare l’autore di un libro è il modo migliore per entrare dentro “l’essenza” del libro, per conoscere e identificare meglio le caratteristiche di un personaggio per empatizzare con i dolori e le gioie dei protagonisti. Ogni racconto porta dentro sé il cromosoma dell’autore, conserva tra le righe ricordi ed emozioni che il lettore assorbe e trasforma e questa è la vera magia che solo la lettura di un buon libro riesce a creare.

Katia Sgroi