07 Aprile 2017

Parcheggiare a Milano Due senza incorrere in una multa è diventata un’impresa quasi epica. Da qualche anno a questa parte infatti il problema della sosta è aumentato sensibilmente. Attualmente i posti liberi, delimitati dalle strisce bianche, sono pochissimi e preda di una lotta selvaggia che vede coinvolti residenti, commercianti e le migliaia di persone che ogni giorno orbitano attorno all’ospedale San Raffaele, medici, infermieri e dipendenti vari compresi. La maggior parte dei parcheggi sono riservati a chi abita nel rione, ma sembra non bastino mai. «Questo è un quartiere edificato negli anni ‘70, e a quell’epoca ogni famiglia possedeva solo un’auto, mentre ora che il numero delle vetture pro capite è salito esponenzialmente, trovare un parcheggio è diventato difficilissimo anche per chi abita in zona», spiega Laura Calamani, titolare del negozio Clem. «Bisognerebbe che le famiglie di Milano Due usassero meno l’auto e approfittassero delle aree verdi sparse in tutto il rione per andare a piedi», conclude la negoziante. Ogni attività commerciale ha diritto poi a un posteggio delimitato da strisce gialle, il che risulta un po’ proibitivo per posti come l’Unes che conta parecchi dipendenti al suo interno. «In effetti per noi è davvero complicato trovare uno spazio libero, anche per chi fa turni la mattina molto presto. L’unica soluzione sarebbe sostare dove è previsto il disco orario, ma ciò comporterebbe doverlo cambiare ogni ora e per noi è impossibile durante i turni di lavoro», lamentano i commessi del supermercato. Oggi infatti le strade principali della frazione hanno le strisce gialle su un lato e le strisce bianche con disco orario sull’altro, ma questo non fa desistere chi è solo di passaggio dal parcheggiare in modo da rischiare la multa. La questione si fa poi ancora più complessa quando si tira in ballo il San Raffaele. Da qualche anno infatti tutte le area di sosta attorno alla struttura ospedaliera sono diventate a pagamento, nessuna esclusa, sia per i malati e le loro famiglie, sia per chi ci lavora, e le convenzioni per i dipendenti comprendono comunque canoni piuttosto salati. «Il vero problema è proprio l’ospedale», dichiarano Tulio Vladovic e Paola Santagostini della tabaccheria della residenza Botteghe. «Da quando circa quattro anni fa le cooperative che gestiscono le aree di posteggio hanno deciso di monetizzare tutte le soste intorno al policlinico, la gente ha cominciato a parcheggiare all’interno di Milano Due molto più frequentemente e soprattutto a qualsiasi ora del giorno e della notte. Stessa cosa vale per le migliaia di persone tra medici, infermieri, manutentori e commercianti che frequentano quotidianamente la struttura. Il nosocomio dovrebbe prevedere dei parcheggi liberi e delle convenzioni vantaggiose per i dipendenti», conclude Vladovic. Andando poi alla ricerca dei classici posteggi su strisce bianche senza l’obbligo del disco orario si scopre che in realtà ce ne sono ancora alcuni, per quanto siano pochissimi e posizionati in anfratti difficili da scoprire per chi non li conosce. In particolare c’è un parcheggio proprio sotto il centro commerciale della residenza Botteghe che fino a poco tempo fa era riservato ai residenti, ma che ora un’agenzia immobiliare ha trasformato in una corsia box, con l’autorizzazione del Comune a patto che un terzo dei posti rimanesse liberamente accessibile a tutti. Ovviamente è bastato che l’ubicazione di quest’area fosse resa nota e si spargesse la voce per far si che iniziasse ad essere costantemente presa d’assalto da chiunque. Insomma, quando si entra a Milano Due meglio farlo solo per transitare.
Mattia Rigodanza