L'Assirm fotografa la competitività locale dell’Italia in vista dell’esposizione del 2015. Otto i parametri presi in considerazione che pongono le 7 frazioni cittadine alla testa di una classifica formata da 22 comuni della prima cerchia, capoluogo compreso

31 Maggio 2013

Segrate piace. Certamente anche alla gente che piace, come recitava nel 1990 lo spot dell’Autobianchi Y10,  grazie e soprattutto ai quartieri residenziali di Milano 2 e San Felice, ma anche per la qualità della vita. E, a quanto pare, è la prima della classe. La città infatti ha il valore di attrattività locale più alto tra i 22 comuni della prima cerchia milanese. A certificarlo è la classifica ottenuta dal primo utilizzo dello Ial, l’indice di attrattività locale sviluppato dal Centro Studi di Assirm (l’Associazione degli istituti di ricerche di mercato, sondaggi di opinione e ricerca sociale), in collaborazione con Gian Carlo Blangiardo, professore ordinario di demografia all’Università Bicocca. Uno strumento che ha come obiettivo quello di fotografare la competitività locale dell’Italia in vista di Expo 2015. «È un risultato che ci riempie di orgoglio» commenta il sindaco Alessandrini, «e che premia il grande lavoro svolto dall’amministrazione comunale sul territorio per continuare a offrire servizi sempre migliori alla cittadinanza, alle famiglie, alle imprese. Un impegno che è stato premiato anche in altre occasioni dalla Regione». Attraverso l’utilizzo di quello che è stato definito il “cruscotto socio-economico”, composto da otto indicatori, più un nono riassuntivo (reddito medio, percentuale obbligo scolastico non conseguito, percentuale possesso diploma, età media popolazione, indice variazione popolazione 2006-2010, indice variazione famiglie dello stesso periodo e indice migratorio), Segrate è risultata la città più attrattiva tra i principali comuni della provincia, registrando uno Ial pari a 136,47. Più della stessa Milano, che si assesta al secondo posto (132,57), lasciandosi alle spalle i vicini di casa di Pioltello (terzi, 122,01) e surclassando Cologno (dodicesimi, 108,58) e Peschiera (quindicesimi, 107,05). Lo studio ha ipotizzato che il benessere e il potenziale di sviluppo di un comune trovino adeguata espressione in un reddito sufficiente ed equamente distribuito, nella presenza di un capitale umano con un buon livello di scolarità, in una popolazione giovane, dinamica e in crescita, in un sistema familiare altrettanto vivace e in un buon grado di omogeneità socio-culturale. A partire quindi dai dati disponibili da fonti pubbliche e facilmente consultabili (ad esempio quelli provenienti dal Ministero dell’Economia e della Finanza o dall’Istat), lo Ial è in grado di fotografare le caratteristiche economiche, demografiche e sociali di un territorio e valutarne la competitività. Preso in esame un qualsiasi comune italiano, è possibile descriverlo e misurarne l’attrattività. Ogni mese Assirm calcolerà lo Ial di dieci città, a partire dal milanese. L’obiettivo è di arrivare, entro il 2014, ad aver mappato tutti i comuni lombardi in vista di Expo 2015. I dati calcolati verranno resi pubblici e messi a disposizione.