28 Ottobre 2022

Stava entrando a San Felice a bordo della sua auto, quando un motociclista in sella a uno scooterone ha iniziato a suonargli per attirare la sua attenzione. L’uomo, un sanfelicino 75enne, si è fermato per capire cosa stesse succedendo e il centauro, un uomo con una barba folta e leggermente in sovrappeso, gli ha spiegato che l’aveva urtato con lo specchietto segnandogli la moto. Il sanfelicino con molta calma ha detto che non c’era alcun problema, l’ha invitato a spostarsi per posizionarsi in un punto più comodo del quartiere e ragionare su quanto era accaduto. E così è stato.

Il motociclista ha iniziato a spiegare che aveva fretta e che purtroppo gli era già successo: con cento euro avrebbero chiuso la vicenda. A quel punto il 75enne si è ricordato di aver letto sui giornali di un episodio simile, rivelatosi una truffa, e si è detto disposto a compilare la constatazione amichevole, anche se la moto non aveva un graffio. L’uomo ha insistito, spiegando che aveva fretta e che 50 euro sarebbero bastati, ma il sanfelicino non è indietreggiato di un millimetro, anzi ha rilanciato: “Facciamo così, io mi segno la sua targa e chiamo i carabinieri, così vediamo cosa ne pensano loro”. Una frase che per il centauro è stato un campanello d’allarme. Senza aggiungere altro è saltato in sella al suo scooterone e si è allontanato immediatamente. L’episodio è avvenuto un paio di giorni fa, ma una situazione simile si è registrata anche la scorsa settimana. A questo punto chi transita in zona San Felice stia attento. Se capita di essere richiamati da un centauro con caratteristiche simile, si presti massima attenzione e si avvisino immediatamente le forze dell’ordine.