Una residenza di Milano due

Due albanesi si erano arrampicati su un balcone ma sono stati arrestati

05 Dicembre 2014

Resta uno dei reati che maggiormente danno fastidio ai cittadini. Già, perché il furto in casa rappresenta anche una violazione della privacy. Pensare che qualcuno oltre ad aver asportato le tue cose ha anche rovistato tra i tuoi cassetti e calpestato il tuo pavimento è qualcosa di  fortemente sgradevole. E quasi sempre i responsabili la fanno franca perché è difficile riuscire a coglierli in flagrante. Ma la parola giusta è proprio quel “quasi”. Come è successo  nella notte tra sabato e domenica allorché i carabinieri del nucleo radiomobile di San Donato Milanese sono riusciti ad arrestare S. K. e G. G., albanesi rispettivamente di 48 e 22 anni, mentre si apprestavano a ripulire un appartamento della residenza Seminario a Milano due.  I malviventi si sono arrampicati al primo piano di un’abitazione utilizzando le condotte del gas. Una volta raggiunto il balcone hanno iniziato a forzare la finestra, ma hanno commesso l’errore di fare qualche rumore di troppo che ha svegliato un vicino, il quale ha intuito cosa stesse accadendo e ha immediatamente lanciato l’allarme, telefonando ai carabinieri. In pochi minuti sul posto si è portata la radiomobile. I militari si sono posizionati in modo da chiudere ogni possibile via di fuga, dopodiché sono entrati in azione. I due stranieri, entrambi già noti alle forze dell’ordine e senza fissa dimora, sono stati così colti in flagranza di reato proprio mentre stavano occultando in uno zaino alcuni oggetti preziosi. Per loro zero possibilità di scappare e altrettante di dichiarare la propria innocenza. Sono scattate così le manette con l’accusa di tentato furto aggravato, possesso di arnesi atti allo scasso e chiavi alterate. Portati in udienza davanti al giudice di Milano si sono visti convalidare l’arresto e disporre la custodia cautelare in carcere.