26 Febbraio 2016

Tracce evidenti di marijuana su due alunni e tre spinelli abbandonati sul davanzale di una finestra: questo il bilancio dell’operazione che i carabinieri di Vimodrone hanno effettuato giovedì scorso nelle scuole medie di via Piave (nella foto) e via Fiume. Il controllo, che si aggiunge a quelli normalmente effettuati all’esterno delle strutture, è avvenuto con l’ausilio di un cane antidroga: proprio all’animale si deve l’identificazione dei due ragazzi che però, in quel momento, non sono stati trovati in possesso di sostanze stupefacenti. Tuttavia i loro abiti ne portavano i segni, tracce di odore che non sono sfuggite all’olfatto allenato del cane. Uno dei due, inoltre, aveva con sé una sorta di kit: un tritamarijuana, utile per polverizzare la sostanza, e un coltellino. Il giovanissimo è stato denunciato al tribunale dei minori proprio per possesso di arma bianca. Per entrambi sono state convocate le famiglie e attivate le procedure previste in simili casi. Spiega Giovanni Cristofori, vice preside dell’istituto comprensivo: «L’intervento dei carabinieri si inserisce in un contesto più ampio, che vede la nostra scuola impegnata nella prevenzione e nell’educazione alla legalità. I dati nazionali sul consumo di tabacco, droghe e alcol dicono che l’età media in cui i ragazzi iniziano a provare simili sostanze si è drasticamente abbassata. Vimodrone non fa eccezione ed è con questa realtà che dobbiamo confrontarci. Abbiamo il dovere di lavorare su questi temi con progetti articolati, che vanno ben al di là dell’episodio. Già da tempo infatti collaboriamo con le forze dell’ordine con iniziative diversificate a seconda dell’età degli alunni. Alla scuola dell’infanzia è dedicato un percorso di educazione stradale, in forma di gioco, a cura della polizia locale. I bambini delle elementari studiano con i vigili il codice della strada e le norme da rispettare a piedi e in bicicletta. Per gli alunni delle medie, da un lato, affrontiamo temi come la circolazione stradale e la guida, magari del motorino, dopo l’uso di alcol e stupefacenti, con simulazioni degli effetti provocati sull’organismo. Dall’altro lato, con l’aiuto dei carabinieri, lavoriamo sulla conoscenza dei rischi legati a internet e ai social network e sull’informazione delle conseguenze penali dei comportamenti legati alla droga. L’anno scorso  abbiamo fatto una dimostrazione di come agiscono le unità cinofile: alcune sostanze erano state inserite volutamente in uno zaino, mescolato con quelli dei ragazzi e prontamente trovato dai cani. Quest’anno invece, anche a fronte di alcune segnalazioni, abbiamo annunciato la visita dei carabinieri, ma con data a sorpresa. Crediamo di aver dato un segnale forte agli alunni e alle famiglie: i controlli e le attività di prevenzione devono garantire la sicurezza e la serenità dei ragazzi».
Denise Silivestro