05 Febbraio 2016

Borse rubate per un valore di 16mila euro nel bagagliaio dell’auto: due uomini di origini ecuadoriane sono stati denunciati per ricettazione la settimana scorsa. Una pattuglia dei carabinieri di Vimodrone, impegnata nei normali servizi di controllo del territorio, ha notato sulla Padana, all’altezza del cimitero, una Ford Fiesta guidata dai due, di 35 e 38 anni. Qualcosa nel loro modo di fare ha insospettito i militari, che hanno fatto inversione e fermato l’automobile per un controllo. I due si sono mostrati inizialmente tranquilli, ma domanda dopo domanda hanno cominciato a manifestare una certa agitazione, soprattutto quando è stato chiesto loro di aprire il bagagliaio per poterlo ispezionare. Era lì, infatti, che nascondevano 4 borse e 28 portafogli firmati, perfettamente confezionati e con le etichette: accessori autentici e non contraffatti. Troppo numerosi e costosi, quindi, per credere che fossero di loro proprietà. In un primo tempo, i due uomini hanno tentato di giustificare il possesso delle borse, affermando che le vendevano per lavoro. Tuttavia i controlli approfonditi degli uomini dell’arma hanno fatto emergere una realtà diversa. I due, regolarmente in Italia, vivevano a Piacenza. Proprio lì, con l’aiuto dei carabinieri di zona, sono state perquisite anche le abitazioni dei fermati. Nella casa del 38enne sono state trovate altre 3 borse e 7 borselli della stessa marca, per altri 6mila euro, che portano a 22mila il valore dell’intera refurtiva sequestrata. L’uomo lavorava come magazziniere presso un centro logistico di smistamento della casa di alta moda proprietaria delle borse, da cui con ogni probabilità è stata sottratta la refurtiva. Centro che nel tempo aveva subito diversi ammanchi e di recente aveva denunciato un furto. Mentre sono in corso le indagini per appurare se anche quegli episodi sia da attribuirsi al magazziniere, per lui è stata avviata la procedura di licenziamento.
Denise Silivestro