26 Febbraio 2016

Delusione, rabbia e amarezza: questi i sentimenti degli operatori dell’oratorio Paolo VI che mercoledì sera hanno affollato la riunione che avrebbe dovuto far luce sulla chiusura totale e sulla sospensione di tutte le attività della struttura di via Cadorna. Ma alla fine dell’incontro le domande sono aumentate. Presenti don Angelo, parroco di San Remigio, don Samuele Marelli, responsabile della Pastorale giovanile della Fom e l’ormai noto don Alessio, che non ha fatto nessun intervento ufficiale. Dunque, non è stato chiarito perché l’oratorio è stato chiuso, né tanto meno cosa accadrà alla riapertura: molti educatori sono stati allontanati, alcuni catechisti hanno lasciato l’incarico e numerosi ragazzi sono stati messi alla porta. «L’oratorio era pieno di amore e accoglienza» dice il testo letto ieri sera dai parrocchiani «in coerenza con il messaggio cristiano. Ora è vuoto e senz’anima. Ci sentiamo umiliati».