07 Febbraio 2020

Il futuro non ha età”: questa importante enunciazione di principio diventa un articolato progetto a favore degli anziani. All’interno della Residenza Anni Azzurri Melograno gli educatori intendono coinvolgere i loro ospiti in diverse attività per fargli trascorrere momenti piacevoli durante la giornata. Il lavoro improntato dagli educatori è quello di affrontare la situazione determinata dall’istituzionalizzazione delle persone anziane all’interno delle Residenze Sanitarie Assistite e il ruolo ricoperto dalla figura dell’educatore professionale quale promotore del mantenimento in attività dei soggetti ricoverati. Tuttavia, solitamente, gli anziani hanno meno occasioni per intraprendere attività stimolanti: sono pensionati, per vari motivi hanno meno rapporti sociali, tendono ad abbandonare gli hobbies, esercitano sempre meno le proprie abilità intellettive, con la conseguenza che, non solo non migliorano le proprie capacità, ma perdono progressivamente anche quelle possedute.
Se tali considerazioni sono vere, per gli anziani che vivono nel proprio domicilio, lo sono ancor più per quelli ricoverati in una struttura sanitaria. È con questa ottica che all’interno della Residenza Anni azzurri Melograno sono avviati diversi progetti  come ad esempio quelli di di tutte le Attività Ludico-Ricreative in ogni nucleo della struttura.
Si tratta di giochi e di attività di intrattenimento proposti dagli operatori stessi in determinate fasce orarie. Questi momenti offrono a loro la possibilità di essere occupati in attività piacevoli, ma con una chiara finalità di riattivazione cognitiva. Sono predisposti molti tipi di attività per andare incontro agli interessi e alle preferenze di tutti, modulando la difficoltà in base ai diversi livelli di compromissione. L’animazione è l’intervento che consente, attraverso la compartecipazione, lo scambio e l’interazione, di stimolare gli ospiti al recupero e alla valorizzazione delle loro residue capacità ed è anche, e soprattutto, lo strumento per determinare la qualità della relazione fra l’anziano e la struttura (intesa come operatori addetti alle varie mansioni), fra l’anziano e la comunità , fra la struttura e la comunità. Così almeno è quello vorrebbero interpretare gli educatori, operando anche per migliorarne l’efficacia e soprattutto la qualità. Superando la concezione delle strutture residenziali per anziani come luoghi chiusi, dove si consumano, in una routine triste e ormai priva di sussulti, gli ultimi anni di vita delle persone, favorire l’espressione più autentica della persona, mai riducibile alle pressioni esterne perché capace di imprimere alla realtà la sua originalità e di conseguenza di diventare artefice della sua storia. Gli educatori attraverso i vari laboratori vorrebbero avvicinarsi alla dimensione affettivo-emotiva della persona che invecchia. Le attività di animazione e socializzazione sono rivolte a interventi di gruppo o individuali per contenere i momenti di apatia, il rallentamento psico-fisico e la tendenza all’isolamento. Le iniziative proposte sono le seguenti: attività di stimolazione cognitiva: giochi di memoria, realizzazione di un giornalino del centro; attività di stimolazione sensoriali: laboratori manuali e creativi (cucito e maglia, costruzioni, manipolazioni con materiali e tecniche diversi, ecc.); attività centrate sul corpo: ginnastica dolce, psicomotricità, laboratorio di danze popolari; attività grafico-pittoriche: possono collegarsi alle attività di stimolazione sensoriale e comprendono l’uso di vari tipi di colore e supporti (laboratorio di decoupage,  pittura su vetro e stoffa, lavori artigianali); attività musicali: ascolto di musica (come da richiesta degli utenti), canto, ballo, utilizzo di semplici strumenti musicali, giochi musicali; attività legate all’immagini: cineforum, uso della fotografia, visione di diapositive; attività di lettura: comprendono la lettura collettiva del quotidiano o del libro, spazio di lettura all’interno di un piccolo gruppo di anziani; incontri e lavori vari svolti in collaborazione con i bambini e gli istituti del territorio con la collaborazione dei piccoli della scuola dell’infanzia Don Verderio e i ragazzi dell’oratorio di Cassina De Pecchi, laboratorio di danze popolari, (scambio epistolare tra anziani e bambini); attività ludiche: giochi a squadre, quiz, tombola, giochi di parole, cruciverbone ecc; attività di festa: con tale termine si possono riassumere i vari momenti gioiosi,  in particolari momenti dell’anno (Natale, Pasqua, carnevale, festa di primavera, la festa dei compleanni). All’interno della Residenza Anni Azzurri Melograno gli educatori inoltre creano dei momenti di relazione individuale con l’anziano, anche attraverso la comunicazione non verbale per evitare l’isolamento, poiché la relazione è il principio fondamentale per gli operatori.
“Persone per servire persone” questo è lo slogan della Residenza Anni Azzurri Melograno per regalare momenti piacevoli anche attraverso il sorriso.