06 Aprile 2018

Nella Residenza Anni Azzurri il Melograno ci sono diverse figure professionali che si occupano del benessere, della salute e del tempo libero degli ospiti. Tra il personale sanitario, hanno molta importanza le fisioterapiste, che giornalmente si occupano con amore, passione e dedizione dei residenti. Questo mese, quindi, abbiamo deciso di dar voce a questa importante figura professionale. La nostra struttura si sviluppa su tre piani, ognuno dei quali è affidato a una diversa fisioterapista. Abbiamo incontrato dapprima  la terapista del piano zero; questo è un piano impegnativo e particolare in quanto, oltre a ospitare un nucleo RSA,  ci sono sia il nucleo Alzheimer che il Centro Diurno Integrato.
La terapista del piano è nata in Venezuela, si chiama Patricia e si è trasferita a Milano dopo aver conosciuto il suo futuro marito. Lavora per Anni Azzurri da circa 7 anni. È una persona solare ed è sempre disponibile nei confronti sia degli ospiti che dei loro cari.
Patricia, ci incuriosisce molto conoscere il suo percorso formativo. Ce ne può parlare?
«Volentieri. Mi sono laureata in fisioterapia dopo aver frequentato per tre anni, in Venezuela, i corsi di itari di Medicina. Ho deciso poi di cambiare facoltà perché mi affascinava di più avere un rapporto empatico con il paziente, piuttosto che un approccio clinico. Appena laureata ho svolto la libera professione aprendo uno studio privato e collaborando a un progetto pilota, denominato Domingo Luciani, nel reparto di riabilitazione per malati di sclerosi multipla».
Ci può parlare un po’ di questa esperienza?
«È stata un’esperienza molto formativa, in quanto sono entrata in contatto con diversi gradi di malattia con pazienti di età differenti».
Arrivata in Italia, ha trovato subito lavoro?
«Quando mi sono trasferita qui ho dovuto aspettare la convalida del titolo di fisioterapista, poi ho subito iniziato a lavorare per Anni Azzurri. I primi momenti sono stati molto intensi, perché mi sono confrontata per la prima volta con i malati di Alzheimer e con le loro problematiche e sono dovuta entrare nel loro mondo in punta di piedi».
Come si trova a lavorare all’interno di un’équipe sanitaria?
«I rapporti tra di noi sono positivi, sia con le colleghe fisioterapiste che con le altre figure professionali, con le quali si collabora in modo proficuo e attivo. Numerosi infatti sono anche i progetti creati con la collaborazione delle educatrici di struttura, come ad esempio il laboratorio dei sensi dedicato ai malati di Alzheimer e “Balliamo insieme” destinato agli ospiti del centro diurno e RSA.»
Incontriamo ora Daniela, che ha alle spalle 19 anni di servizio presso la residenza Il Melograno di Cassina de’ Pecchi.
Daniela, le andrebbe di parlarci un po’ di lei e della sua esperienza lavorativa?
«Certamente. Sono nata e cresciuta ad Ancona e sono laureata in fisioterapia da circa 24 anni. Mi sono trasferita a Milano per amore e ho 2 bellissimi figli. Ormai per me Il Melograno rappresenta la mia seconda casa e la mia seconda famiglia, visto che lavoro qui da quasi 20 anni.»
Visti tutti questi anni di servizio, non si è ma stancata di lavorare per e con gli anziani?
«Assolutamente no, perché mi confronto con persone, “nonni e operatori”, che danno un senso al mio lavoro e alla mia voglia di crescere».
Come è cambiato in questi anni il lavoro in RSA?
«È cambiata sia la tipologia dei pazienti, che necessitano di più cure fisioterapiche, sia la parte organizzativa, in quanto da circa 4 anni ho assunto il ruolo di “ergo coach”. Questo significa che affianco il personale sanitario durante lo svolgimento delle loro mansioni, al fine di prevenire danni e rischi causati magari da movimentazioni non corrette».
È soddisfatta di questa sua mansione?
«Moltissimo, sia per le competenze e le conoscenze acquisite, che per il rapporto che si è instaurato con gli operatori, in quanto ho iniziato a capire quanto sia faticoso il loro lavoro».
Abbiamo infine intervistato la fisioterapista del secondo piano, Elisa, la più giovane delle tre terapiste. Anche a lei abbiamo chiesto di parlarci della sua formazione e della sua esperienza lavorativa.
«Mi sono laureata 5 anni fa in Fisioterapia e ho iniziato a lavorare fin da subito dedicandomi ai servizi di assistenza domiciliare nel territorio di Milano, ho potuto così confrontarmi con diverse patologie e differenti età».
Come si è trovata a lavorare con pazienti anziani?
«Ho iniziato a lavorare presso Anni Azzurri circa 4 anni fa e qui ho conosciuto la dimensione dell’anziano, imparando a rapportarmi alla sua fragilità e al suo vissuto».
Sappiamo che lei ha anche altre passioni. Ce ne vuole parlare?
«Da sempre ho fatto sport e da adolescente mi sono avvicinata al nuoto sincronizzato, cosa che mi ha permesso di iniziare ad amare e conoscere questa macchina meravigliosa che è il corpo. Ancora oggi pratico questo sport, mettendomi in gioco con gare internazionali, infatti da poco ho partecipato al campionato mondiale Master di Budapest. È stata un’esperienza importante in quanto in questa competizione c’erano anche atleti over 80 ed è stato emozionante vedere come a quella età ci fosse una tale passione e voglia di mettersi in gioco. Ed è proprio questa voglia e passione che cerco di trasmettere ogni giorno ai miei pazienti».
Ringraziamo le nostre fisioterapiste per la professionalità, la disponibilità e la passione con le quali svolgono quotidianamente il loro lavoro. Ognuna con un bagaglio culturale e professionale ricco di esperienza, tutte disponibili a comunicare il proprio sapere per il bene dei nostri ospiti.