22 Marzo 2019

Q uali sono a oggi le società con i fatturati più alti? Fino ai primi anni 2000, le aziende in cima alla classifica erano compagnie del calibro di Coca Cola e Mc Donald’s le quali, col tempo, hanno ceduto il posto a Google, Facebook e simili. Qual è stato il motivo di tale cambiamento? Semplice. Con l’arrivo degli smartphone e con la diffusione di internet, i dati sono diventati il bene più importante in assoluto. Più dell’oro. Risulta quindi evidente che i nostri dati (per noi a volte quasi insignificanti) hanno invece grande importanza per le big company di internet. Per questo l’Unione Europea ha emanato il GDPR, regolamento che disciplina - tra l’altro - la raccolta, l’archiviazione e l’utilizzo dei dati. Sulla base di questa normativa, efficace in tutti gli stati membri della UE, ogni trattamento dei dati deve trovare fondamento in una base giuridica che può essere, ad esempio, una norma di legge, l’esecuzione di un contratto o, la più nota, il consenso. È quindi molto importante, quando si sigla un contratto, leggere quali siano i motivi per cui ci chiedono di  apporre “le crocette per la privacy”. Questo gesto che, troppo spesso, viene compiuto di fretta, autorizza la società, ad esempio, a contattarvi di continuo o a farvi contattare da terzi. Non stupitevi quindi se poi vi dovessero arrivare telefonate da aziende a voi del tutto sconosciute. Di fatto, duro a dirsi, se vi disturbano è anche colpa vostra. Ma non disperate. Esiste un modo per far cessare questi trattamenti. Potete chiedere l’iscrizione al c.d. Registro delle Opposizione tramite il relativo sito ufficiale. Non solo, potete scrivere una raccomandata all’azienda che vi importuna esercitando i diritti riconosciuti dagli articoli 15 e successivi del GDPR, magari utilizzando i modelli di lettera presenti sul sito www.garanteprivacy.it. Se poi le chiamate indesiderate dovessero persistere, avrete il diritto di proporre reclamo all’Autorità Garante della Protezione Dati che avvierà un’istruttoria e, in caso di illecito, sanzionerà aspramente chi tratta i vostri dati in maniera scorretta.

Avv. Andrea Pratelli