12 Gennaio 2018

Le feste sono finite e, contando sul fatto che qualche pandoro sarà sicuramente avanzato sulle tavole di tutti noi, abbiamo pensato di proporre un modo creativo per gustarlo ancora, il nostro famoso Cremoso all’arancia

Dosi per 4 persone:
●    150 g di succo d’arancia
●     375 g di uova intere
●     250 g di zucchero semolato
●    5 g di colla di pesce
●     250 g di burro a temperatura ambiente
●    2 fette di pandoro
●  scorza di arancia grattugiata

PROCEDIMENTO:
Mettere le uova intere e lo zucchero in un recipiente d’acciaio e fare uno zabaione a bagnomaria, quando si sarà addensato toglierlo dal fuoco e aggiungere il succo, la scorza d’arancia e la colla di pesce già ammollata in acqua fredda e strizzata. Amalgamare bene il tutto con una frusta, in seguito prendere il frullatore a immersione e incorporare il burro al composto aggiungendolo poco alla volta a piccoli pezzettini.
Mettere in frigorifero a riposare per almeno 8 ore.
Nel frattempo preparare i crostini di pandoro. Prendere le due fette e tagliarle a cubetti piccoli, disporli su una teglia e infornarli a 200° fino a completa doratura (circa 10 minuti).
Quando la crema sarà ben addensata toglierla dal frigo, lavorarla con la frusta per renderla cremosa, quindi versarla in una terrina o in piccole ciotole monoporzione e completare la preparazione cospargendo con i crostini caldi o freddi (a seconda del vostro gusto) terminando poi con una spolverata di zucchero a velo.

CURIOSITA' DALLO CHEF MARCO LOPRIENO

Sapevate che:
Il pandoro, creato nel 1884, riscosse da subito grande successo e in molti cercarono di imitarlo, tanto che passò alla storia la cosiddetta sfida delle mille lire. 140 anni fa questa cifra rappresentava una piccola fortuna, e fu messa in palio da Domenico Melegatti in persona: i pasticcieri che si fossero presentati con un dolce realizzato seguendo la “vera” ricetta del pandoro avrebbero vinto. Nessuno ottenne mai quelle mille lire!
Da allora questo prodotto ha fatto molta strada, sino a diventare uno dei dolci natalizi più apprezzati in Italia. Il primato, come ben sapete, è conteso dal panettone milanese al punto che, ogni anno, noi italiani ci dividiamo puntualmente sulla domanda:  pandoro o panettone? Ma perché il pandoro si chiama così?  Leggenda vuole che il nome sia nato da un grido di stupore di un garzone della pasticceria alla vista di questo dolce, dal colore dell’impasto simile all’oro!