18 Marzo 2016

L’ipersensibilità dentinale è quella sensazione di fastidio e a volte di dolore improvviso
(fitta) che si manifesta soprattutto bevendo
o mangiando cibi o bevande fredde, ma può presentarsi anche semplicemente quando si spazzolano i denti.

PERCHÈ UN DENTE DIVENTA SENSIBILE?
Il fastidio si avverte quando si ha la dentina
esposta. In condizioni normali, la dentina, che è un tessuto situato nella parte interna del dente, è ricoperto dallo smalto nella corona del dente e dalla gengiva. Può succedere, però che lo smalto, anche se è un tessuto molto resistente che protegge la dentina
venga eroso dagli acidi prodotti dalla placca batterica o da cibi particolarmente acidi (arance, the freddo, bevande gassate, ecc.) che tendono a diminuire il pH della saliva aumentando così il livello di acidità del cavo orale o dall’utilizzo errato dello spazzolino o da dentifrici troppo abrasivi. Un’altra causa piuttosto comune di ipersensibilità dentinale si manifesta quando si ha una retrazione gengivale, la parte di gengiva che circonda il dente “si ritira” lasciando scoperta la parte del “colletto” (porzione di dente vicino alla gengiva), facendo sembrare il dente particolarmente allungato. Anche questo fenomeno può essere causato dall’errato spazzolamento (orizzontale o da dente a gengiva) causando così un’infiammazione gengivale o da un deposito di placca, tartaro che fanno arretrare la gengiva o da incoerenti contatti occlusali che determinano una sollecitazione impropria del dente.
Cosa si deve fare quando si soffre di ipersensibilità dentinale?
La prima cosa da fare è non sottovalutare il problema e rivolgersi subito al dentista. Dopo un’accurata visita e dopo aver escluso altre patologie come carie o fratture, il dentista deciderà il trattamento più idoneo in base alla gravità del problema. Se lo smalto nella zona del colletto è usurato ma uno strato di esso è ancora presente anche se ridotto, la situazione può essere tenuta sotto controllo, riducendo i fastidi legati alla sensibilità con l’uso quotidiano di dentifrici o collutori desensibilizzanti contenenti arginina, carbonato di calcio e fluoro, che possono in parte compensare la minor protezione ormai presente.
Quando invece lo smalto è completamente
lesionato e risulta esposta la dentina è necessario eseguire una ricostruzione con materiali resinosi o compositi della porzione di dente andata persa. Infine se la sensibilità è causata da recessioni gengivali è possibile trattare il problema con un intervento chirurgico gengivale per coprire la radice esposta.

curiosità

Un manoscritto egiziano del IV secolo d.C., riporta un primo riferimento al dentifricio, fatto da una miscela di  fiori di iris. A partire dal XIX secolo in Gran Bretagna sono invece entrate in uso generale le polveri per denti, fatte in casa usando ingredienti come gesso, mattoni polverizzati o sale.

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