Impianto di illuminazione, la replica del Condominio Centrale di San Felice

Riceviamo dal Condominio Centrale di San Felice, e pubblichiamo, la seguente lettera in risposta al comunicato del Comune di Peschiera Borromeo da cui è stato redatto il seguente articolo http://www.giornale-infolio.it/it/articoli/peschiera/cattiva-illuminazione-a-san-felice-gli-impianti-non-sono-del-comune.html

Il Condominio Centrale ha da subito manifestato le proprie perplessità in merito alla presa di posizione del Comune di Peschiera a riguardo della questione che riguarda il problema dell’illuminazione pubblica nel comprensorio di Milano San Felice, porzione di Peschiera Borromeo. A seguito di diversi incontri con i funzionari pubblici finanche il sindaco, nonché le comunicazioni trasmesse al protocollo del comune, è stata manifestata l’insoddisfazione per non aver contribuito fattivamente a concordare con Enel almeno una soluzione provvisoria finalizzata all’immediata risoluzione della mancanza di illuminazione che è oggettivamente critica ed urgente in quanto può essere causa di incidenti nonché incentivo di tentativi di furto nelle abitazioni.
Si ritiene, in virtù della comunicazione di risposta inviataci da parte del comune, che non sia corretta l’affermazione per cui risulterebbe, in qualche modo, non applicabile un riscatto da ENEL SOLE delle strade in questione, poiché difformi dalle altre, parimenti costituenti la rete viaria prossima a San Felice, e già oggetto di pronunce giudiziarie, in quanto per queste non rileverebbe una “pubblica utilità”. Si tratterebbe, dunque, nella valutazione del comune, di strade sottratte all’utilità pubblica in quanto non vi “ricadono svariate attività commerciali destinate alla collettività”. Piuttosto, basti richiamare il fatto che trattasi di strade facenti parte dell’ordinaria rete di circolazione stradale, a servizio dell’area nel suo complesso, che conduce ai complessi innanzitutto abitativi propri del Comprensorio e quindi trattasi di ordinaria viabilità collettiva – con cartellonistica e segnaletica Comunale – a servizio della collettività tutta, dunque di strade percorse e percorribili da chiunque, indipendentemente dalla una residenza in San Felice, in Peschiera Borromeo, ovvero in altri Comuni limitrofi. Ciò a riscontro di una mera pretestuosità di argomenti volti unicamente alla giustificare l’assenza di ogni adempimento ed intervento di competenza della Pubblica Amministrazione.
Trattasi, infatti ed in ogni caso di servizio pubblico oggi affatto garantito. Inoltre, al Comprensorio, lo si ribadisce in maniera dirimente, non risulta evidenza alcuna che gli impianti siano stati destinati e rientrino nella sua proprietà. La Delibera n. 266 del 29.03.1994 non riporta affatto un conferimento “definitivo” al Comprensorio delle opere di urbanizzazione primaria, risultando meramente riproduttiva della previsione di cui all’art. 7 comma 4 della Convenzione, di conferimento delle medesime alla Comunione di Milano San Felice, in pendenza del termine di acquisizione (art. 7 comma 1).
Inoltre, è fondamentale richiamare il contenuto della comunicazione indirizzata al Condominio Centrale, Prot. n. 20777 dell’11.07.2000, avente ad oggetto “ampliamento impianto d’illuminazione pubblica in via 8° strada – San Felice” nella quale il comune definiva l’impianto come di “illuminazione pubblica”, a dimostrazione inequivoca, in tempi e contesti “non sospetti”, circa la natura attribuita alle strade in questione ed ai relativi impianti su di esse insistenti, come di “pubblico servizio” e ci informava circa l’intervenuta esecutività della Determinazione da esso assunta, in data 21.06.2000, di ampliamente dell’impianto di illuminazione pubblica in via 8° Strada, riconoscendo a suo carico “la fornitura di energia elettrica e la manutenzione dell’impianto”.
Visto il perdurare del disagio patito dai residenti l’amministrazione del Condominio Centrale sta comunque mettendo in atto, in proprio, la realizzazione di un impianto di illuminazione provvisorio costituito da lampade attrezzate con pannelli fotovoltaici, di modo che almeno temporaneamente sia possibile ripristinare il servizio.